Come curare le emorroidi

Nel momento in cui si verifica una dilatazione delle vene emorroidali tale da causare la formazione di varici, si ha a che fare con il problema comunemente conosciuto con il nome di emorroidi. Si stima che 4 italiani su 10 debbano fare i conti con questo disturbo, che dà vita a sintomi molto fastidiosi: dal prurito anale al dolore, dal sanguinamento alle perdite sierose, dal prolasso alla congestione. Le emorroidi possono essere esterne, quando sono visibili e tangibili, oppure interne, quando non si vedono perché si trovano nel canale anale.

Perché vengono le emorroidi

Sono diverse le ragioni che possono provocare le emorroidi: alcune sono di tipo fisico, mentre altre di natura psicologica. Le variazioni ormonali, la gravidanza e il fumo sono alcune delle cause più comuni, ma vale la pena di menzionare anche la stitichezza e lo stress psichico. Sul problema può incidere anche un regime alimentare non corretto, basato su un consumo eccessivo di alcolici, di cioccolato, di peperoncino e di fritture.

I gradi delle emorroidi

In base al livello del prolasso si distinguono quattro gradi di classificazione delle emorroidi. Nel caso delle emorroidi di primo grado si è in presenza di dilatazioni varicose che non danno origine a sintomi e che si trovano in una posizione interna; ci sono, poi, le emorroidi di secondo grado, vale a dire noduli che prolassano in fase di defecazione e che poi si riducono in maniera spontanea; per le emorroidi di terzo grado è necessario agire manualmente per ripristinare la situazione precedente al collasso; infine, le emorroidi di quarto grado sono protrusioni di carattere permanente.

Cosa si deve mangiare quando si hanno le emorroidi

Il primo obiettivo a cui si deve prestare attenzione in presenza di emorroidi è quello di evitare che l’intestino sia congestionato: per questo è importante mangiare in modo che le evacuazioni siano regolari e che la consistenza delle feci non sia eccessivamente dura. Il consiglio è di seguire una dieta variegata e naturale basata sul consumo di ortaggi, di frutta, di legumi e di cereali integrali: sono prodotti che contengono tutti i nutrienti di cui si ha bisogno in una situazione del genere. D’altro canto, sarebbe auspicabile limitare l’assunzione di grassi di origine animale, di zuccheri, di insaccati, di latte e derivati e in generale di cibi raffinati. Le fibre sono molto importanti perché contribuiscono ad agevolare il transito intestinale, ma vale la pena di aumentare anche l’apporto di zinco, di vitamina A, di vitamina B, di vitamina C e di vitamina E: così le pareti venose, che risultano più deboli nelle emorroidi, si possono rafforzare. A proposito: le more, i lamponi, i mirtilli e le ciliegie sono tutti esempi di frutti rossi che hanno un effetto positivo sulla circolazione.

Le compresse gastroprotette di Venoplant

Le compresse gastroprotette di Venoplant offrono un aiuto importante a chi ha problemi di emorroidi. Esse si basano su Enterosoma-I, una tecnologia brevettata che facilità l’assorbimento a livello intestinale di sostanze che sono preziose per l’organismo ma che risultano poco assorbibili. Questo complemento alimentare favorisce la funzionalità del plesso emorroidario e della circolazione venosa grazie agli estratti secchi titolati di meliloto. La presenza dell’estratto secco titolato di centella asiatica, invece, ha un effetto positivo dal punto di vista della funzionalità fisiologica del microcircolo. Il meliloto contiene cumarina, che riduce gli edemi da insufficienza venosa.

I rimedi fitoterapici

Uno dei rimedi fitoterapici più efficaci in presenza di emorroidi è rappresentato dalla vite rossa, che è consigliata in tutti i casi di emorroidi, ma anche quando si ha a che fare con fragilità capillare, flebiti o vene varicosa. Le foglie della pianta contengono principi attivi che hanno un effetto antinfiammatorio e antiossidante, oltre a esercitare un’azione vasoprotettrice e tonica che ha conseguenze benefiche per il sistema circolatorio. In pratica la permeabilità vasale ne risulta avvantaggiata, e si prevengono i gonfiori e gli edemi. Oltre alla vite rossa, un altro rimedio fitoterapico che merita di essere preso in considerazione è l’aloe vera, che svolge un’azione antinfiammatoria e lenitiva. Si può ricorrere al gel di aloe per il trattamento degli stadi iniziali delle emorroidi, in quanto questa sostanza può agevolare la guarigione della pelle danneggiata.

I fiori di Bach

La versione in crema dei fiori di Bach può essere impiegata per curare le emorroidi: va applicata tramite un massaggio delicato. Per la medicina tradizionale cinese, invece, le origini delle emorroidi devono essere ricondotte a un’alterazione del sistema circolatorio e a una stasi del sistema digestivo. Al fine di lenire il prurito, di riequilibrare l’organismo e di mitigare le eventuali emorragie, un punto importante è il Cheng Shan, che si trova a metà tra il malleolo esterno e la piega poplitea: purifica il calore, elimina l’umidità e tonifica il fegato e la milza.

Gli effetti dell’aromaterapia

Nel trattamento topico delle emorroidi si può ricorrere anche agli oli essenziali, sia allo scopo di ripristinare la funzionalità della circolazione che per decongestionare i vasi. I massaggi locali garantiscono un’azione cicatrizzante e antinfiammatoria che si rivela utile soprattutto quando si ha a che fare con ragadi o ferite. È raccomandata l’adozione dell’olio essenziale di limone, che ha proprietà tonificanti nei confronti del sistema circolatorio. Sia la circolazione venosa che quella linfatica vengono stimolate, mentre il sangue viene fluidificato e i vasi sanguigni si rafforzano. Da non sottovalutare anche i benefici dell’olio essenziale di menta, che a sua volta decongestiona i vasi sanguigni e ha proprietà antipruriginose.

Gli esercizi per le emorroidi

Svolgere con regolarità attività fisica è un ottimo modo per ridurre il rischio di emorroidi. La ginnastica dolce e le camminate contribuiscono a rinforzare la regione pelvica e, più in generale, a migliorare le funzionalità corporee. Se si soffre di emorroidi, invece, devono essere evitati gli sforzi fisici eccessivi. La prevenzione passa attraverso una meticolosa igiene personale, basato sull’uso di un sapone acido a pH acido, e l’impiego di biancheria intima in cotone, un tessuto permeabile che ha il pregio di evitare che l’umidità e il calore ristagnino.

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