L’ipertensione durante la gravidanza

Ipertensione in gravidanza

Anche durante questo mese di maggio, e precisamente il 17, si celebra la giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa. Un’iniziativa che punta a sottolineare l’importanza di un puntale monitoraggio della pressione arteriosa (non senza anche altri importanti marker biologici come glicemia e colesterolo). Fortunatamente lo sviluppo tecnologico dei dispositivi per il monitoraggio della pressione, ha fatto si che tenere sotto controllo questo valore, anche a casa propria, sia davvero facilissimo. In questo articolo insieme alla farmacia Pelizzo, una delle farmacie di turno ad Udine che ha scelto di proporre misuratori di pressione altamente tecnologici, vedremo il caso specifico dell’ipertensione in gravidanza.

Durante la gravideanza la pressione arteriosa è soggetta a variazioni fisiologiche legate alle varie fasi della gestazione. Nelle prime 18 settimane, essa tende a salire (anche se non deve superare  140/90mmHg) fino a toccare il massimo verso la ventesima settimana. Questo perchè lo sviluppo intrauterino richiede una più copiosa irrorazione sanguigna; si assiste ad un maggiori afflusso di sangue verso tutti gli organi. Anche il rilascio continuo di progesterone è la causa della vasodilatazione periferica delle pareti dei vasi sanguigni portando ad un aumento pressorio centrale. A ciò va ad aggiungersi la ritenzione idrica, visibile durante tutta la gravidanza. Dalla 20 alla 24^ settimana in poi, la pressione sanguigna tenderà a diventare più stabile stabilizzandosi attorno a valori pregravidici normali.

Non sono comunque isolati i casi di sbalzi di pressione anche nelle donne con pressione normale, soprattutto nel caso di affaticamento fisico e stanchezza connessa alla mancanza di riposo notturno.

Si può anche parlare di ipertensione gestazionale nell’eventualità in cui la placenta opponga una resistenza consistente al flusso di sangue (o gittata cardiaca) causando un aumento della pressione a monte. La placenta infatti è un organo deciduo altamente ricco di sangue e funzionale a livello fisiologico allo scambio di nutrienti o sostanze di rifiuto tra la madre ed il feto.

L’ipertensione gestazionale può essere causata da un’ipertensione arteriosa pregravidica, da malattie basali come dislipidemie, diabete o disturbi di coagulazione del sangue o epatici. Da non dimenticare inoltre un aumento eccessivo di peso, l’età e l’uso di alcolici e fumo.

Se l’aumento pressorio sfora 140/90mmHg e viene accompagnato da proteinuria e presenza di edemi, oltre la 20^ settimana i medici parlano di un caso di preeclampsia o gestosi. In questo caso la pressione deve essere monitorata costantemente ed utilizzando lo stesso dispositivo per evitare differenze nelle misurazioni.

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