Naturopatia e il test kinesiologico delle intolleranze alimentari

La kinesiologia è un valido aiuto per tutte quelle persone che soffrono di una o più intolleranze alimentari. Si tratta di una pratica che viene inquadrata tra le discipline di indagine grazie alla quale è possibile rintracciare gli squilibri fisici che riguardano mente e corpo. Nella pratica questa agisce tramite una intermediazione tra stimoli esogeni ed endogeni a cavallo tra sistema nervoso e risposte muscolari. In questo breve approfondimento vedremo in che modo la kinesiologia potrà aiutarti ad affrontare le intolleranze alimentari, grazie anche al supporto della Naturopatia. Se l’argomento dovesse destare un particolare interesse è possibile ottenere maggiori informazioni al riguardo, ad esempio attraverso i corsi di Scuola SIMO.

Come funziona la Kinesiologia?

La kinesiologia avviene attraverso una sollecitazione del professionista che può avere due reazioni. Quando un muscolo cede viene considerato debole mentre se resiste allo sforzo è considerato un muscolo forte. Questa dualità è interpretata dal nostro sistema nervoso che, istantaneamente, risponderà con reazioni muscolari direttamente dopo la sollecitazione. Il professionista effettua un test kinesiologico, ovvero un test muscolare che indaga sui livelli di benessere o malessere del nostro organismo e svela cosa si nasconde dietro a un sintomo.

In genere il professionista individua le informazioni sul tuo benessere attraverso questa pratica perché conosce il funzionamento dei recettori del corpo che sono rinomatamente sensibili ai cambiamenti ambientali. A questa pratica segue anche l’analisi nutrizionale che si basa su come risponde il tuo Sistema Nervoso Centrale alle stimolazioni dei recettori del gusto e dell’olfatto. Questo metodo stimola i tuoi recettori gustativi ed olfattivi attraverso una semplicissima degustazione per poi valutare la risposta del muscolo e inquadrarlo tra debole o forte.

Come si ricercano le intolleranze alimentari?

Chiaramente il fondamento di questa disciplina è decisamente più articolato di come te lo abbiamo presentato. Difatti si esegue in modo da evitare masticazione e assunzione diretta dell’alimento e con precise pressioni che il kinesiologo interpreterà in base alle sue approfondite conoscenze. In generale quando il muscolo resiste si considera il paziente non interessato dall’intolleranza all’alimento a cui è stato sottoposto.

Ecco perché conta anche lo stile di vita che conduciamo

Quando ci si approccia a questa tecnica il kinesiologo indagherà anche sullo stile di vita dell’individuo perché è fondamentale comprendere quali sono le ragioni che causano i malesseri, gli sbalzi d’umore o la sensazione di sentirsi stanchi e intrattabili. Questi disagi sono spesso sottovalutati ma con il trascorrere del tempo potrebbero anche diventare più gravi ed invalidanti. Devi considerare che la nostra alimentazione è spesso monotona e carente di tutti gli elementi fondamentali per assicurarci salute e benessere. Per questo sarà importante dare uno sguardo a quali sono le nostre abitudini alimentari prima ancora di verificare se siamo interessati da una certa sensibilità a particolari sostanze.

La ricerca di benessere fisico e mentale

L’intolleranza, infatti, è una momentanea sensibilità a determinati alimenti e può essere legata anche a problemi digestivi, di peso e di astenia. Inoltre potrebbe essere legata ad una carenza nutrizionale o a scompensi ormonali. È per questo che l’incontro si svolge attraverso un colloquio empatico seguito dal test kinesiologico e, soprattutto, dall’indicazione dei migliori fiori di Bach per affrontare le problematiche descritte. Questi vengono scelti in base allo stato psichico ed emotivo dell’individuo per integrare oligoelementi e prodotti fitoterapici che lo guidino a ritrovare prontamente il benessere.

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