Relazioni tossiche: quando uno dei partner ha il controllo sull’altro

Relazioni tossiche

Le relazioni di coppia rappresentano una delle esperienze umane più significative e coinvolgenti.

Infatti, il desiderio di trovare l’amore, l’affetto e la vicinanza di un’altra persona è universale, ma spesso la realtà è ben diversa dall’immagine idilliaca che ci siamo costruiti.

Per questo motivo, alcune persone si ritrovano coinvolte in relazioni che si rivelano del tutto disfunzionali, le quali apportano solo sofferenza e malessere, invece che appagamento e felicità: questo fenomeno è particolarmente evidente nei rapporti in cui uno dei partner assume il pieno controllo dell’altra persona, la quale si ritrova (purtroppo) a vivere in una situazione di assoluta dipendenza, sia sul piano emotivo che psicologico.

I pericoli della dipendenza psicologica nella coppia

Come accennato poc’anzi, la dipendenza psicologica dal proprio partner può essere molto pericolosa (a maggior ragione se a farne le spese è la lei di coppia).

Infatti, questo legame malsano può assumere nel tempo diverse forme e sfumature, le quali vanno dalla necessità di sentirsi sempre vicine al proprio compagno, fino ad arrivare a sviluppare una vera e propria paura di essere abbandonate, la quale (con il passare del tempo) sfocerà inevitabilmente in mancanza di autostima e di fiducia in sé stesse.

In tutto ciò, il pericolo maggiore è quindi legato alla perdita sia della propria identità che della propria autonomia, con pesanti ricadute sul piano mentale.

Difatti, attraverso questa sottile manipolazione emotiva, a lungo andare si perderanno di vista i propri bisogni e desideri, diventando a tutti gli effetti succubi del proprio partner.

Una volta entrate in questa spirale, è quindi molto difficile uscirne indenni: molto spesso si diventa insoddisfatte e frustrate, ma in casi più gravi il tutto potrebbe sfociare anche in isolamento sociale e depressione.

Analisi e riflessioni dell’essere sottone in amore

La donna in questione, dunque, passa dall’essere una sottona (come spiegato anche in questo articolo) a vittima.

Infatti, arrivate a questo punto, generalmente è molto difficile parlarne con il partner o provare a cercare un supporto esterno: tutto questo accade perché il più delle volte ci si sente colpevoli della situazione che si è venuta a creare, ma allo stesso tempo si ha paura di essere lasciate.

Ma non c’è niente di più sbagliato in tutto ciò, in quanto l’amore dovrebbe essere tutt’altro che questo.

Pertanto, è di fondamentale importanza cercare di riacquisire fiducia in sé stesse, imparando a gestire le proprie emozioni e prendere decisioni autonome.

In questo contesto, la figura di uno psicologo potrebbe sicuramente essere di grande aiuto.

Infatti, una volta presa consapevolezza della situazione, sarà essenziale comunicare in modo aperto con il proprio compagno, esprimendo i propri bisogni e le proprie esigenze in totale sincerità, senza paura di essere giudicate o rifiutate.

D’altronde, un solido rapporto di coppia, per essere definito tale, dovrebbe poter contare sulla complicità ed il benessere di entrambi.

Viceversa, la relazione viene definita tossica.

Considerazioni finali

Per concludere, quindi, è importante sottolineare che una dinamica relazionale del tutto disfunzionale non è dovuta unicamente alla persona vittima, in quanto il partner potrebbe approfittare delle sue debolezze, al fine di manipolarla.

Cercare un dialogo, dunque, è essenziale in situazioni del genere.

Ma, qualora ciò non fosse possibile, sarà necessario cercare di porre fine a tutto questo.

Infatti, il confine che passa tra l’essere delle sottone a delle vittime è davvero molto labile, ma le conseguenze potrebbero essere (a lungo andare) davvero devastanti.

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