Tipi di tè

Tipi di tè

Il è una delle bevande più amate in assoluto, ideale per la colazione e per la merenda. Soprattutto nei freddi pomeriggi invernali, una tazza di questo prodotto è perfetta per scacciare il gelo e per prendersi cura di sé stessi: il momento del tè è considerato un vero e proprio rito, uno spazio che ci si ritaglia per rilassarsi e per scacciare i cattivi pensieri. Ancora meglio se il tutto è accompagnato da qualche biscottino di pasta frolla, un frutto, una fetta di torta fatta in casa o comunque uno snack dolce per rendere lo spuntino ancora più piacevole.

Non tutti sanno che esistono diverse tipologie di tè, ciascuna dotata di peculiari benefici. Molto famosa è la classificazione cinese basata sul colore: in ogni caso, la pianta di partenza è la Camellia sinensis. Se, invece, vengono utilizzate le foglie di un’altra specie, bisogna parlare di tisana o infuso.

A seconda della tonalità della bevanda, quindi, distinguiamo il tè verde, giallo, bianco, rosso, nero e verde-azzurro o “oolong”. Queste sei varietà si differenziano tra loro per il sapore e il profumo, ma svolgono tutte un’azione positiva nei confronti dell’organismo.

Il tè verde

Il tè verde è probabilmente il più popolare per le sue proprietà e l’aroma delicato, che ricorda quello del fieno e dell’erba appena tagliata. La produzione va attribuita soprattutto alla Cina, all’India e al Giappone: in tali paesi si ricorre a un particolare processo, che prevede la cottura delle foglie per una trentina di secondi a 100 °C. Per eseguire l’operazione i giapponesi si servono del vapore, mentre i cinesi adoperano forni speciali o padelle. Lo scopo, comunque, è evitare l’ossidazione.

Questo genere di tè offre numerosi benefici, in quanto accelera il metabolismo e aiuta coloro che desiderano perdere qualche kg in eccesso. Molto noto è anche l’effetto antiossidante: i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare, vengono contrastati. Il tè verde contribuisce inoltre alla prevenzione di alcune malattie cardiovascolari, neurologiche e infiammatorie, e rappresenta un prezioso alleato della salute dell’apparato digerente.

È sufficiente un cucchiaino di tè, corrispondente a circa 2,5 g, da lasciare in infusione in 250 ml di acqua calda per 2-3 minuti. Chi deve dimagrire può consumarlo insieme a una mela o ad un gambo di sedano: questa combinazione è un autentico toccasana per l’addome gonfio.

Il tè nero

Conosciuto anche come hei cha o dark tea, il tè nero è ricavato attraverso un’operazione di fermentazione cui sono sottoposte le foglie larghe di una specifica cultivar. Quest’ultima è tipica della provincia cinese dello Yunnan, ed è rinomata per il suo pregio: la bontà del prodotto finito è accentuata dal procedimento di lavorazione, che può avvenire sia lentamente sia velocemente tramite cottura. La pianta entra in contatto con alcuni microrganismi, batteri e lieviti, che ne modificano le qualità e la natura.

In questo caso il tempo di infusione è di 4-5 minuti, in acqua portata alla temperatura di 95-100 °C. Studi scientifici dimostrano che il tè nero possiede proprietà antitumorali e contribuisce al benessere dell’apparato cardiovascolare e digerente. Gli esperti lo consigliano soprattutto a chi deve affrontare pesanti sessioni di studio, poiché una tazza quotidiana stimola in maniera notevole le funzioni cerebrali.

Il tè bianco

Il colore bianco, puro e luminoso, è spesso associato alla leggerezza, all’innocenza e al candore: questo simbolismo non deve però trarre in inganno, perché il tè in oggetto è uno dei più ricchi di teina. La sua realizzazione inizia a partire dai germogli, che vengono lasciati appassire per un paio di giorni e vanno così incontro a una graduale ossidazione. La bevanda ottenuta da tale materia prima è caratteristica della Cina, del Malawi e dello Sri Lanka, ed è apprezzata sia per il sapore dolce sia per la fragranza di fiori e fieno, frequentemente valorizzata da note fruttate.

Si dice che il tè bianco sia uno straordinario antinfiammatorio, e che rafforzi le difese immunitarie. Il prodotto, in aggiunta, ricopre un ruolo importante nella lotta contro il colesterolo cattivo, l’invecchiamento e le carie. In 250 ml di acqua vanno lasciati in infusione 3 g di tè, per 4-5 minuti.

Il tè giallo

Il tè giallo è considerato erroneamente simile a quello verde, ma in realtà è di gran lunga più raro. Sono poche le aree della Cina in cui viene realizzato: tra queste, ricordiamo le province del Sichuan e dello Hunan. Il processo di produzione assume il nome di men huang e implica un particolare trattamento riservato alle foglie, le quali sono impilate e conservate in un panno. Assumono, così, una tinta giallina e una consistenza più morbida.

L’infusione, proprio come per il tè verde, si riduce a 2 minuti in acqua a 80 °C. Gli effetti positivi riguardano sia il fisico sia la mente, poiché il tè giallo interviene nella prevenzione di varie patologie cardiovascolari e stimola le funzioni intellettive nonostante la bassa percentuale di caffeina. Esso, in più, regola i livelli di colesterolo nel sangue e contiene elevate quantità di polifenoli, che favoriscono il buono stato dei tessuti.

Il tè rosso

Chiariamo innanzitutto un dubbio che hanno in molti: il tè rosso non è il rooibos, dato che quest’ultimo si ottiene da una pianta differente chiamata Aspalathus linearis che cresce spontanea solo nella regione del Cederberg in Sudafrica. Le due bevande sono affini nel colore e nel profumo, ma la specie di partenza è diversa.

Detto ciò, il tè rosso è quello totalmente ossidato, le cui foglie sono fatte appassire, rullate o tagliate con appositi strumenti. Il prodotto prevede un’infusione di circa 3 minuti in acqua a 90 °C: ancora una volta, sono sufficienti 2,5 o 3 g per tazza. I vantaggi del tè rosso sono connessi specialmente alle sue proprietà antivirali, digestive e antispasmodiche, che lo rendono un valido alleato dello stomaco e dell’intestino. La bevanda è ricca di sali minerali, in particolare di calcio, che interviene nella formazione e nella fortificazione delle ossa e dei denti.

Il tè verde-azzurro

Il tè verde-azzurro, o “oolong”, prende la propria denominazione dalle sfumature peculiari delle foglie e può raggiungere gradi di ossidazione estremamente variabili. Si va dal 20% all’80%: in base alla percentuale cambia anche il gusto, che si avvicina a quello del tè verde o del tè rosso a seconda delle circostanze. Le foglie sono mescolate con forza dopo la raccolta, e perdono così la propria struttura cellulare prima di essere stabilizzate con il calore.

Il tè oolong, da lasciare in infusione per 4 minuti o poco più, è prodotto tanto in Giappone quanto in California. I suoi benefici sono legati in particolare all’accelerazione del metabolismo, alle capacità dimagranti e al rafforzamento del sistema immunitario. Il tè verde-azzurro contrasta i radicali liberi ed è un ottimo stimolante per la mente, in vista di periodi di studio o di lavoro intenso.

Related Posts

by
Previous Post Next Post
0 shares