Sei qui: Benessere » Psicologia
Come curare gli attacchi di panico
Chi soffre di attacchi di panico può trovare in uno psicologo l'aiuto di cui ha bisogno per superare il problema in modo efficace e, per quanto possibile, rapido. Inseriti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali come panic disorder o panic attack, gli attacchi di panico vengono considerati come disturbi d'ansia che si presentano in modo piuttosto diffuso. Tale problema si manifesta, nella maggior parte dei casi, nel corso della tarda adolescenza o comunque nella prima età adulta, con una maggiore frequenza nelle donne rispetto agli uomini
Poiché a volte gli attacchi di panico non vengono riconosciuti e quindi curati, si può sostenere che per mote persone non ci sia bisogno di una terapia specifica per guarire; per molte altre, invece, sì, e il supporto di uno psicologo può rivelarsi essenziale. Anzi, una minoranza piuttosto rilevante è incline a sviluppare un disturbo da recidiva. Riconoscere il problema non è difficile, in quanto il panic disorder si manifesta con tutta una serie di sintomi facili da distinguere: dalla sudorazione alle vampate, dai brividi alla sensazione di soffocamento. Fanno parte del lungo elenco di sintomi, inoltre, un dolore o fastidio al petto, la parestesia (vale a dire la sensazione di formicolio alle mani e agli arti), la paura di perdere il controllo, la paura di impazzire, la paura di non essere in grado di riprendersi, la paura di sentirsi sempre peggio, l'ipotensione (un rapido crollo della pressione del sangue) o l'ipertensione (un rapido aumento della pressione del sangue), una sensazione di stranezza, la paura di morire, una sensazione di irrealtà, l'iperventilazione, una sensazione di distacco dall'ambiente, disturbi addominali, la nausea, una sensazione di torpore, una tachicardia sempre più accentuata, una sensazione di svenimento o di sbandamento, il respiro corto
I sintomi arrivano al culmine nel giro di dieci minuti, per poi sparire in breve tempo: ecco perché il medico ha pochi elementi di osservazione diretta, se non la paura del paziente di essere colpito da un nuovo attacco di panico. Ecco, quindi, che questo tipo di disturbo non può fare a meno dell'intervento di uno psicologo, in quanto si tratta di una disfunzione che è sia psicologica che biologica: in pratica, i sintomi possono essere tenuti sotto controllo attraverso una terapia comportamentale; la psicoterapia di sostegno, per esempio, può essere eseguita sia in gruppo che individualmente, mentre la terapia di esposizione si rivela utile in diversi casi.
Essa non è altro che un tipo di terapia comportamentale nella quale il paziente viene direttamente esposto e messo a confronto con quello che lo terrorizza e che gli fa paura: per esempio, chi ha paura di svenire viene fatto sedere su una sedia e poi fatto ruotare su sé stesso fino a quando non si sente mancare.
Hai riscontrato un errore? Clicca qui per segnalarlo!