Oggigiorno è ormai conosciuto, e riconosciuto anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’ampio spettro di benefici che l’olio di cannabidiolo può apportare, soprattutto su pazienti che soffrono di patologie che ancora non hanno una specifica e risolutiva cura ufficiale. Questo grazie al suo contenuto di CBD, principio attivo naturale, derivato della Cannabis ma privo di effetti psicotropi. I prodotti a base di olio di CBD, disponibili in commercio sono legali, sicuri e rispettano tutte le norme di produzione e dosaggi attualmente in vigore per il territorio italiano.
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L’olio di CBD: la risposta efficace a tanti disturbi
Il CDB è una sostanza definita fitoterapica. Significa che ha proprietà curative e terapeutiche ma che è di derivazione naturale. Infatti, viene estratta da una pianta. Nella fattispecie dalla Cannabis. Bisogna fare una prima importantissima precisazione. Il principio attivo della Cannabis utilizzata a fini psicotropi è il THC. Il CDB, dal quale si ottengono oli, cristalli, unguenti o compresse, non ha nessun effetto sul cervello e non altera le percezioni e la sensorialità. Per questo è stato ammesso dall’OMS nel catalogo dei cosiddetti prodotti fitoterapici. Ossia quei composti di origine naturale e vegetale con comprovate qualità terapeutiche, che sono in grado di dare sollievo e di alleviare i sintomi di diverse patologie, tutt’oggi orfane di terapie ufficiali e specifiche.
Sintomi e patologie trattabili con i cannabinoidi
Attualmente, il CBD, anche assunto sotto forma di olio, è risultato efficace per il trattamento sintomatico di:
- Patologie dolorose di qualsiasi natura. Emicranie croniche e ricorrenti, dolori da cervicale e articolari in genere, post-interventi ortopedici, muscolari, sindromi dolorose croniche.
- Alterazioni dello stato psicologico. Ad esempio depressione, ansia, attacchi di panico, incapacità di gestione della rabbia, insonnia, fobie, disturbi dell’alimentazione a base psicologica, disturbi ossessivo-compulsivi.
- Malattie psichiatriche. Come sindrome bipolare e schizofrenia.
- Problemi pressori, soprattutto se sostenuti da stress.
Le qualità benefiche che il CBD esplica sugli esseri umani possono essere estese anche agli animali domestici. Un giusto dosaggio di olio si è dimostrato, infatti, efficace per gestire al meglio alcune situazioni problematiche che cani e gatti possono vivere. Ad esempio nella gestione dei calori delle femmine, nella prevenzione delle gravidanze isteriche, nella gestione dell’aggressività o nelle crisi di ansia e paura spesso sperimentate dai gatti. Soprattutto in situazioni anomale quali: trasloco, cambio di proprietario, ingresso di un nuovo animale domestico in casa, arrivo in famiglia di un neonato.
Come si assume l’olio di CBD e dove acquistarlo
L’assunzione del CBD può essere effettuata in diversi modi. Gli amanti del fumo, o chi pensa che il rito del fumo sia propedeutico al rilassamento, possono oggigiorno acquistare le cosiddette canne light, che si fumano esattamente come le sigarette. In alternativa, il CBD può essere assunto sotto forma di olio, compresse o creme. Queste ultime rilasciano il principio attivo nell’epidermide, tramite azione topica. L’olio, invece, si assume per via sublinguale. Ossia mettendo la dose desiderata sotto la lingua. In questo modo, il principio attivo viene immediatamente assorbito dall’organismo ed entra in circolo velocemente, sviluppando in pochi minuti i primi effetti benefici. Inoltre, non passando attraverso lo stomaco, evita che i soggetti più sensibili possano avere effetti collaterali quali nausea o irritazione della mucosa gastrica. Ottimi prodotti a base di CBD possono essere acquistati in maniera semplice e sicura sul sito Greendom.it , sfruttando anche il vantaggio di poterseli fare recapitare comodamente a casa, così da poter contare anche sulla discrezione del proprio acquisto.
Controindicazioni dell’olio di CBD
Al momento nessuno studio scientifico ha rilevato particolari controindicazioni all’assunzione di oli a base di CBD. Si può mettere in conto un’unica eccezione, ossia la sensibilità soggettiva. Come avviene per qualsiasi cosa (cibo, farmaci, prodotti vegetali, erboristici o fitoterapici) è possibile che qualcuno sia intollerante al principio attivo. Tuttavia, è una condizione estremamente rara, visto che il cannabidiolo, principio attivo del CBD, viene prodotto in piccole quantità dal nostro stesso organismo e serve a regolare diverse funzioni cognitive e fisiologiche.
Dosaggi
Attualmente non esiste un dosaggio universale che vada bene per tutte le persone e per curare tutte le sintomatologie. In linea generale, si consiglia di partire da piccole dosi e osservare e ascoltare le sensazioni del proprio corpo. Si può aumentare la dose fino a raggiungere l’effetto desiderato. Si consiglia, comunque, di non eccedere mai con il dosaggio. Anche se non sono stati riportati effetti collaterali anche quando soggetti hanno superato la dose massima giornaliera di 160 mg, dato che sottolinea, ancora una volta, l’altissimo grado di tollerabilità del CBD. Da notare, però che questa dose è estremamente alta e solitamente è assunta da persone con gravi patologie. Normalmente la posologia giornaliera standard varia tra i 10 mg e i 20mg.
Effetti collaterali
Non sono state ufficializzate statistiche riguardanti eventuali effetti collaterali del CBD. Questo significa, a livello scientifico, che nessun soggetto che ha assunto il principio attivo ha avuto problematiche così importanti da doverle dichiarare. Tuttavia, trattandosi di una sostanza che agisce sulla regolazione dei meccanismi neurologici, può succedere che, in soggetti estremamente sensibili, anziché avere una regressione dei sintomi si abbia una loro acutizzazione. Se ci si dovesse accorgere che il proprio problema peggiora, anziché regredire nettamente, dopo l’assunzione di CBD, è sufficiente interrompere il trattamento.