Quali sono le migliori cantine a Torino per degustare il vino

Il Piemonte è una delle regioni italiane nelle quali è più diffusa l’attività di degustazione dei vini. A Torino e dintorni è possibile trovare numerose proposte tra le cantine locali. I vini regionali, per altro, sono conosciuti e apprezzati non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. Il territorio piemontese è al 26 per cento composto da pianura, al 30 per cento collinare e al 44 per cento montano: insomma, offre le condizioni migliori per la coltivazione dei vigneti e per la produzione di vino. Nomi come quelli delle Langhe, del Roero e del Monferrato, non a caso, sono ben presenti anche ai meno esperti.

Perché frequentare un corso per sommelier a Torino

Anche per questo motivo non è da escludere l’idea di frequentare un corso sommelier Torino, che sia per ampliare il proprio bagaglio culturale o per avere qualche speranza di carriera in questo settore. Un corso di questo tipo consente di prendere dimestichezza con tutto ciò che ha a che fare con la vinificazione e con la viticoltura, dalla vendemmia al concetto di terroir, passando per i sistemi di allevamento. Inoltre, è possibile conoscere le varietà di uve a bacca bianca e a bacca rossa più comuni – Pinot Noir, Riesling, Merlot, Pinot Gris, e così via – con le relative caratteristiche.

Le cantine Balbiano

Tra le aziende vinicole più celebri del capoluogo del Piemonte ci sono le cantine Balbiano, che sono nate agli inizi degli anni ’40 del secolo scorso e che ancora oggi, a distanza di tanto tempo, costituiscono un importante riferimento per la cultura enologica della città. Il Collina Torinese Bonarda e il Malvasia di Castelnuovo Don Bosco sono alcuni dei prodotti su cui si concentra l’attività aziendale, insieme con il Collina Torinese Cari. La tradizione più antica viene rispettata ma al tempo stesso integrata con il ricorso alle nuove tecnologie, come si può intuire visitando la cascina del XIX secolo che ospita l’azienda: un edificio ristrutturato in cui è presente anche il Museo Balbiano, che ospita un ricco assortimento di attrezzi della cultura contadina, anche rari. 

Le cantine della Serra

Vale la pena di concedersi una sosta anche presso la cantina della Serra, situata sul versante meridionale della collina morenica omonima. La cantina è stata fondata nella prima metà degli anni ’50 del Novecento da alcune decine di soci residenti a Piverone, ed è in grado di coniugare le tecnologie di vinificazione più moderne con il rispetto della tradizione e della storia: ecco perché l’affinamento dei vini di maggior pregio si svolge all’interno di botti in legno di dimensioni medie e piccole. Il Canavese rosso è forse il più conosciuto vino che è possibile assaggiare visitando questa cantina, ma non vanno dimenticati il Capriccio bianco e il Nebbiolo.

Carema

Un’altra cantina torinese il cui nome merita di essere segnato in agenda e messo in evidenza è quella dei produttori di Nebbiolo di Carema. A vantaggio dei titolari c’è, senza alcun dubbio, una location molto suggestiva, con i vigneti che circondano una conca soleggiata. Le origini della cantina in questione vanno fatte risalire al 1960, grazie all’iniziativa di una decina di viticoltori locali. Naturalmente è il Nebbiolo il grande protagonista tra prodotti di eccellenza realizzati in un contesto in cui spiccano i vigneti a pergola.

Erbaluce di Caluso

Infine, non ci si può dimenticare della Cantina produttori di Erbaluce di Caluso, il cui pezzo forte è rappresentato dal Caluso Passito, un vino che deriva dall’appassimento, per un periodo compreso tra i 5 e i 6 mesi, delle uve sui graticci, cui seguono tre anni di maturazione dentro botti di rovere. Da provare anche il Caluso Spumante Cuvée Soleil, per una cantina che vanta oltre 160 soci e accoglie all’interno della propria sede un laboratorio didattico destinati agli studenti di un istituto agrario.

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