Afte della bocca: cosa sono e come possono essere curate

Afta alla bocca

L’afta (denominata anche stomatite o ulcera aftosa) è un’ulcera che si sviluppa all’interno della cavità orale; colpisce per lo più uomini e donne di età compresa tra i 10 ed i 19 anni; in generale, la maggior parte dei casi viene registrata in soggetti di età inferiore ai 30 anni.

I sintomi della stomatite aftosa

Le afte non presentano sintomi sistemici, ovvero che non riguardano l’area della bocca e delle labbra. Le sensazioni di dolore e prurito possono preannunciarne la formazione, come avviene per qualsiasi altro tipo di lesione. L’ulcera aftosa è piuttosto semplice da riconoscere: si presenta come una lesione della parete interna della bocca o del labbro; nei casi più lievi, ha un diametro di circa un millimetro mentre nelle manifestazioni più gravi può raggiungere un’estensione pari ad un centimetro. L’area dell’ulcera si presenta di colore bianco o giallo chiaro, circondata da una corona di colore rosso, sintomatica dell’infiammazione.

La comparsa di questa condizione viene accompagnata da una sensazione di dolore che è più intensa nei primi giorni per poi attenuarsi successivamente, durante la fase di guarigione. Spesso le afte sono accompagnate dal rigonfiamento dei linfonodi alla base della mandibola, il che può portare a confonderle con il mal di denti.

Le cause delle afte

La causa vera e propria che provoca la formazione delle afte nella bocca non è stata ancora individuata. Sono però stati individuati diversi fattori che possono causare questa condizione. Alcuni studi hanno ipotizzato che le afte siano il risultato di una risposta immunitaria veicolata dai linfociti T; di contro, non sono state riscontrate similitudini con le malattie autoimmuni. Neanche la ricerca di un organismo responsabile della condizione ha fornito riscontri significativi, per questo molto probabilmente la stomatite aftosa non è contagiosa né trasmissibile sessualmente.

Per tanto, la comparsa delle afte dipende da una combinazione di fattore di varia natura: a seconda delle caratteristiche del singolo individuo, l’ulcera può essere causata da stanchezza, stress, lesioni locali  delle mucose, allergie e cambiamenti ormonali; in aggiunta, anche una predisposizione genetica può incidere sulla comparsa delle afte. Queste ultime, oltre alle manifestazioni già descritte, provocano una dolorosa sensazione se vengono a contatto con un corpo estraneo e per questo possono procurare forte disagio durante la masticazione dei cibi.

Come curare le ulcere

Le afte possono essere anzitutto prevenute per mezzo di una corretta igiene orale ed una sana alimentazione che assicuri il giusto apporto di ferro e acido folico. Poiché anche lo stress è annoverato tra le cause che possono scatenare le ulcere aftose, è consigliabile condurre uno stile di vita il meno stressante possibile.

Nel caso in cui le afte siano già comparse, il trattamento è molto semplice. Molto spesso le manifestazioni sono lievi e non particolarmente fastidiose, al punto da non richiedere l’assunzione o l’applicazione di prodotti farmaceutici. In tal caso, è necessario modificare la propria alimentazione evitando tutti quegli alimenti che potrebbero irritare l’ulcera e provocare forti dolori (come ad esempio prodotti acidi o piccanti). In generale, le afte guariscono da sole, entro un periodo che va da sette giorni a quattro settimane.

Per le manifestazioni più gravi, invece, è possibile optare per un trattamento farmacologico per mezzo di analgesici, antisettici e corticosteroidi. In commercio sono reperibili numerosi farmaci in vari formati: compresse adesive, spray e collutori, acquistabili anche senza la prescrizione medica. Questi possono essere acquistati non solo presso le tradizionali farmacie e parafarmacie ma anche online, tramite le farmacie digitali come ad esempio Doc Peter. Questo genere di store online, attivi in Italia dal 2015, sono autorizzati a vendere soltanto farmaci da banco ed essere collegati con un negozio fisico, identificato da indirizzo e partita IVA; il sito di riferimento deve esporre il bollino verde del Ministero della Salute.

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