La legionellosi o malattia del legionario si manifestò in una forma violenta e acuta nel lontano 1976, quando in un raduno della legione americana furono colpite 221 persone e 34 trovarono la morte. La legionellosi è una malattia molto grave che si manifesta con un’infezione polmonare acuta e si contrae tramite inalazione o aspirazione del batterio legionella. In questo articolo vedremo come si previene e combatte la malattia del legionario.
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La legionellosi: cause e caratteristiche principali
La legionellosi è un’infezione causata dal batterio legionella, che si annida e prolifera negli ambienti acquatici come stagni, laghi, corsi di acqua e sorgenti termali. La presenza di legionella nell’acqua che confluisce nei serbatoi cittadini può provocare l’infezione, che si presenta come una grave infiammazione respiratoria.
Se nell’acqua o nell’aria sono presenti tracce di legionella, il soggetto che entra in contatto aereo con le microparticelle può contrarre la legionellosi. La legionellosi ha un periodo di incubazione di 5-6 giorni, e può presentarsi in tre forme caratteristiche:
- infezione polmonare con febbre e problemi respiratori;
- Febbre di Pontiac, con una sintomatologia meno grave;
- asintomatica.
La legionellosi ha un tasso di mortalità abbastanza basso (circa il 10% dei casi), ma dipende dallo stato di salute del soggetto che la contrae e da alcuni fattori di rischio. Il batterio della legionella può risultare particolarmente aggressivo per i soggetti di sesso maschile in età avanzata e che sono già affetti da patologie dell’apparato respiratorio o da malattie autoimmuni. Il consumo di alcol o il fumo di sigaretta possono aggravare i sintomi e il decorso della legionellosi, che nella maggior parte dei casi si risolve con esiti positivi entro pochi giorni.
Come prevenire la legionellosi
Come abbiamo sottolineato in precedenza, il batterio della legionella si sviluppa nell’acqua e in seguito si diffonde per inalazione o aspirazione delle microparticelle, quindi per evitare di contrarre tale malattia è opportuno seguire alcune utili indicazioni, fornite anche dal Ministero della Salute.
Gli impianti idrici della rete pubblica vengono sottoposti a controlli per evitare che vi siano batteri come la legionella e si utilizzano una serie di rigorosi protocolli per tutelare la salute dei cittadini. Il rischio di contrarre la legionellosi non deve essere sottovalutato, ma bisogna specificare che il contagio non avviene quando si beve acqua contaminata e non si trasmette da uomo a uomo.
Per prevenire la legionellosi è sempre opportuno controllare gli impianti di aerazione e procedere alla manutenzione e alla sostituzione dei filtri dell’aria, soprattutto se si tratta di sistemi non utilizzati da tempo o obsoleti.
La legionella, si può annidare anche gli impianti sanitari domestici, per questo è fondamentale pulire spesso o decalcificare la rubinetteria o i diffusori delle docce e controllare i serbatoi o le tubature che possono essere usurate. Il Ministero della Salute sottolinea di fare attenzione soprattutto in piscina o presso le sorgenti di acque termali, dove i fattori di rischio possono essere più elevati soprattutto se non vi è una corretta manutenzione degli impianti idrici. Se si possiede una piscina, prima di utilizzarla si consiglia di procedere alla disinfezione dell’acqua e alla pulizia accurata dei filtri e degli altri componenti esterni.
Un altro fattore di rischio che può aumentare il contagio di legionellosi consiste nell’usare acqua contaminata per l’aerosol, di conseguenza è sempre opportuno usare acqua sterile o lasciare scorrere l’acqua calda prima di usare i sistemi per le terapie respiratorie.
Per evitare che il batterio della legionella si proliferi si consiglia di evitare di irrigare i giardini con diffusori a spruzzo e di non lasciare i tubi per l’irrigazione al sole. L’ultimo consiglio per prevenire la legionellosi è di lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzare la doccia, specialmente nelle abitazioni dove ci si reca occasionalmente.
Come si combatte la legionellosi
Per combattere e ridurre la proliferazione della legionellosi, è necessario avviare un processo di disinfezione, meditante l’adduzione di cloro (https://www.mbamilano.it/disinfenzione-legionella/).
In ambito ospedaliero, sono stati adottati dei veri e propri protocolli di sicurezza per la prevenzione della legionellosi, ad esempio si utilizza acqua sterile per le terapie respiratorie o si effettuano controlli periodici degli impianti idrici, di condizionamento e di deumidificazione.
Il primo step per combattere la malattia del legionario consiste nella manutenzione e nel controllo degli impianti dell’erogazione di acqua o dei sistemi di condizionamento. Se si contrae la legionellosi e si presentano alcuni sintomi come difficoltà respiratorie, febbre, mal di testa, tosse persistente e acuta è necessario contattare immediatamente il medico e seguire la terapia indicata.
La legionellosi può essere curata tramite l’assunzione di antibiotici, ma la scelta della terapia dipende dalla presenza o meno di polmonite acuta e dal quadro clinico del paziente. Nel caso si presenti la legionellosi nella forma meno grave, Febbre di Pontiac, si potranno assumere degli antibiotici o degli antinfiammatori fino alla completa scomparsa dei sintomi dolorosi. Nei casi più gravi di legionellosi e nei pazienti particolarmente a rischio, è sempre consigliato il ricovero ospedaliero per monitorare il decorso ed evitare un repentino aggravamento della sintomatologia.
Ovviamente ogni terapia farmacologica deve essere prescritta dal medico di famiglia o dallo specialista.