Ma il caffè fa male o no? Ecco tutta la verità

Caffexpert è una realtà specializzata nella distribuzione di caffè in cialde e in capsule mono porzione: il suo assortimento di prodotti include, per esempio, le capsule lavazza a modo mio miglior prezzo, ma anche tè e infusi, così come bevande aromatizzate e bevande del benessere. In più, questa realtà garantisce riparazioni certificate e un’assistenza completa. Che si parli di caffè in mono porzioni o di caffè sfuso, Caffexpert è il punto di riferimento del settore, grazie a un laboratorio di assistenza e alla disponibilità di ricambi compatibili e originali in comodato d’uso. Proprio al team di Caffexpert abbiamo voluto porre qualche domanda sul caffè e sulle sue proprietà.

Quali sono le proprietà del caffè dal punto di vista organolettico?

In primo luogo, è bene mettere in evidenza che le caratteristiche chimiche di questo prodotto cambiano in funzione di un gran numero di variabili: per esempio le modalità con le quali vengono lavorate le drupe, ma anche il luogo in cui la pianta è cresciuta e la specie stessa. Altri fattori che entrano in gioco nel determinare le sostanze presenti e le relative proprietà sono gli step seguiti per la tostatura dei semi e il processo termico per effetto del quale dal chicco verde si arriva al chicco tostato, che poi potrà essere macinato. 

La caffeina è la sostanza di cui tutti abbiamo sentito parlare. Che cosa ci potete dire al riguardo?

Nella materia grezza del caffè la caffeina non rappresenta più del 2.4 per cento del totale. Essa è stata scoperta quasi 2 secoli fa, eppure ancora oggi sono numerosi gli studi che intendono indagare le sue peculiarità, i benefici che può apportare e perfino i danni che può causare. Per altro, la caffeina è presente anche nelle noci di cola, nelle bacche di guaranà, nelle foglie del tè e nei semi di cacao, anche se in concentrazioni più ridotte. La sua presenza rende il caffè un cibo nervino: sono così classificati gli alimenti che stimolano il sistema nervoso. 

Perché dovremmo bere il caffè?

A condizione che non si ecceda con le dosi, il caffè fa bene all’organismo sotto diversi punti di vista: per esempio, vanta un alto contenuto di antiossidanti, con molte molecole attive dal punto di vista biologico, come l’acido caffeico e altri composti fenolici. L’attività antiossidante, poi, è svolta anche dalle melanoidine. Le metilxantine, di cui la caffeina fa parte, sono blandi psicostimolanti, e agiscono sul sistema nervoso centrale: è per merito loro che l’assunzione di caffè accentua lo stato di allerta e migliore l’attenzione.

Ma è vero o no che bere il caffè fa male al cuore?

Come abbiamo detto, gli studi in proposito sono tanti e a quelli in corso se ne aggiungono sempre di nuovi. In base alle informazioni e alle conoscenze di cui siamo in possesso in questo momento, la caffeina ha un effetto diretto sul muscolo cardiaco e sulla sua contrazione; inoltre un suo consumo eccessivo è stato associato a un incremento della pressione del sangue. A livello gastrico, questa sostanza favorisce la secrezione di pepsina e di acido cloridrico, ed è questa la ragione per la quale il caffè non dovrebbe essere bevuto da chi soffre di ulcera o da chi ha la gastrite. Deve essere chiaro, però, che nei soggetti sani non si corrono rischi di reflusso gastrico o altri problemi di stomaco se si beve caffè.

In sintesi, qual è il limite da non superare per il consumo quotidiano di tazzine di caffè?

Si ritiene che non bisognerebbe andare oltre i 3 mg di caffeina al giorno per kg di peso: come si può notare, dunque, molto dipende dalle caratteristiche del singolo individuo. In una tazzina di espresso ci sono tra i 40 e gli 80 mg di caffeina, il che vuol dire che rimanendo in un range compreso tra le 3 e le 5 tazzine al giorno non si corrono pericoli: il corpo riesce a metabolizzare senza problemi la caffeina, che quindi non rischia di accumularsi. 

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