I nove mesi di chi aspetta un bambino sono un periodo ricco di emozioni e dubbi. Spesso si iniziano ad evitare alcuni tipi di cosmetici per paura degli eventuali rischi corsi dal proprio piccolo; prime fra tutti le tinture per capelli.
In effetti, una classica colorazione da supermarket contiene spesso allergeni ed altre sostanze potenzialmente pericolose.
Fortunatamente le moderne teniche di chimica gentile e la saggezza antica hanno permesso di rilasciare in commercio tinte per capelli a base totalmente naturale, sicure per le neo-mamme.
Contenuti
Un po’ di storia
Dall’alba dei tempi le donne hanno sempre amato giocare con il colore dei capelli, non solo per coprire i segni del tempo, ma soprattutto per accentuare la propria femminilità secondo le mode.
L’impiego delle tinture per capelli risale a molto prima della comparsa dei cosmetici moderni.
Già 4000 anni fa gli Egizi sfruttavano moltissimo l’Henné, come del resto amavano fare anche i Greci.
I Romani avevano particolari miscele naturali per schiarire le chiome, a base di cenere di betulla, tuorli d’uovo e fiori di camomilla o semplicemente cenere e sego (il Sapo).
La tinta per capelli come la conosciamo oggi ha iniziato ad essere prodotta ed utilizzata, in forme rudimentali, solo nel secondo dopoguerra.
Quali tinture per capelli usare in gravidanza
L’unico problema del tingere i capelli durante la gravidanza è il contatto con sostanze ipoteticamente cancerogene, o perlomeno nocive.
In realtà, molti studi clinici a tema affermano che i rischi sono minimi se l’esposizione alle sostanze chimiche è inferiore alle 35 ore settimanali. Sono poi rappresentati principalmente da dermatiti da contatto di breve durata e piccoli eczemi allergici.
Ma la prudenza non è mai troppa in mancanza di certezze assolute.
Soprattutto nei primi 3 mesi di gravidanza, e dall’ottavo in poi, meglio stare totalmente alla larga da shampoo e riflessanti per capelli contenenti ammoniaca, siliconi, metalli aggiunti, paraffine ed allergeni. Due molto comuni sono la Para-fenilendiammina (PDD) e il Glicerolo monotioglicolato (GMTG).
Non è difficile scovarli: basta leggere attentamente l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) in etichetta.
Dove acquistare tinte naturali
Anche se alcune buone tinte naturali per capelli possono essere trovate anche nei comuni supermercati, è più semplice e rapido rivolgersi ad un’erboristeria, una farmacia o ad un portale online specializzato.
Un e-commerce di rifermento in questo campo è piastrepercapelli.info, ma ce ne sono molti altri capaci di offrire un’ampissima offerta.
Ad ogni modo, i negozi specializzati in prodotti naturali hanno generalmente una scelta maggiore e una più ampia palette di colori. Inoltre, il personale è generalmente più informato sulle specifiche problematiche sanitarie che una mamma può incontrare durante l’attesa.
Quali marche preferire
Diversi produttori di cosmetici si sono specializzati di recente nella realizzazione di tinte per capelli naturali, alcuni più noti, altri meno.
Una tinta senza ammoniaca e agenti chimici, estremamente consigliata in dolce attesa, è la Sanotint light. Nonostante sia un prodotto assolutamente sicuro ha un rapporto qualità prezzo ottimo, altro motivo per cui è così apprezzata.
Altro marchio affidabile è Biokap, che include colorazioni naturali tutte prodotte in una filiera biologica e rispettosa dell’ambiente.
Anche grandi brand, come la l’Oréal si sono buttati nel campo delle tinture per capelli bio rilasciando la linea Inoa.
Se, nonostante le precauzioni, la paura resta molta si può ricorrere ai rimedi storici più tradizionali.
Ancora oggi, in praticamente tutte le erboristerie, si può trovare l’henné, un pigmento colorato ottenuto dalla semplice essiccazione dei fusti di un arbusto tipico della zona del Mediterraneo.