MCH basso: cause e significato (Mean Corpuscolar Hemoglobin)

MCH

Sarà capitato a molti, leggendo i risultati delle proprie analisi del sangue, di imbattersi in alcuni valori bassi, tra cui uno in particolare indicato con la sigla MCH. Se non se ne conosce il significato, ciò potrebbe destare non poca preoccupazione. Prima di giungere a conclusioni affrettate e andare in apprensione prematuramente, sarebbe opportuno approfondire l’argomento. A cosa si riferisce il valore MCHQuali sono le conseguenze MCH troppo basso?

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Che cos’è l’MCH – Mean Corpuscolar Hemoglobin?

La sigla MCH sta per Mean Corpuscolar Hemoglobin, traducibile in italiano come “Emoglobina Corpuscolare Media”. In poche parole, si tratta del valore che misura il livello di emoglobina presente nel nostro sangue. L’emoglobina è una proteina che ha il compito di trasportare l’ossigeno verso tutti i tessuti e gli organi del nostro corpo, garantendone le normali funzionalità. Di conseguenza, si può facilmente capire che l’MCH è un valore estremamente importante, da monitorare periodicamente per tastare lo stato di salute del nostro organismo.

Quali sono i valori normali di MCH?

Solitamente è possibile trovare i valori di riferimento indicati direttamente sul referto degli esami del sangue. E’ però possibile calcolarlo da sè dividendo la quantità di emoglobina (per litro di sangue) per il numero di eritrociti(per litro). Possono essere considerati normali i valori di MCH riportati di seguito:

  • neonati: da 17 a 22 g/dl, dopo una settimana di vita da 15 a 20 g/dl e dopo un mese di vita da 11 a 15 g/dl;
  • bambini: da 11 a 13 g/dl;
  • uomini: da 14 a 18 g/dl;
  • donne: da 12 a 16 g/dl;
  • uomini di età superiore ai 50 anni: da 12.4 a 14.9 g/dl;
  • donne di età superiore ai 50 anni: da 11.7 a 13.8 g/dl.

Ovviamente va sempre tenuta in considerazione la condizione fisica del singolo caso specifico, per questo è altamente consigliato un consulto con il vostro medico di famiglia prima di trarre conclusioni affrettate e probabilmente inesatte. Se la preoccupazione dovesse essere così elevata da non farvi fidare del solo parere del medico di base, prendete appuntamento con uno specialista in ematologia, che saprà sicuramente sciogliere qualsiasi vostro dubbio.

Valore MCH troppo basso: cause e conseguenze

Dopo aver scoperto qualcosa in più sulla natura della sigla MCH, potrebbe essere utile capire cosa succede nel caso in cui il valore di emoglobina presente nel sangue sia troppo basso e quali sono le cause di tale abbassamento.

MCH basso: le cause

<< Come mai il mio MCH è così basso? >>
Rispondere a questa domanda non è sempre facile. L’abbassamento dei livelli di emoglobina potrebbe essere conseguenza di diversi disturbi, tra cui:

  • Anemia sideropenica: è in assoluto una delle patologie più diffuse in ambito ematologico. Viene più comunemente definita “anemia da carenza di ferro”, ed è appunto causata da una gravissima mancanza di uno degli elementi essenziali per la vita, il ferro. Nel nostro corpo, in condizioni normali, sono presenti dai 4 ai 5 grammi di ferro, di cui però ne viene consumata una piccola quantità ogni giorno (circa 1,4 g nelle donne, 0,8 g negli uomini), quantita che solitamente viene reintegrata attraverso l’alimentazione. Solitamente, quando si verifica una piccola carenza, il nostro corpo va ad attingere alle riserve di ferro a sua disposizione, immagazzinandolo sotto forma di ferritina. L’anemia vera e propria compare nel momento in cui anche le riserve di ferritina vengono consumate.
  • Anemia sideroblastica: molto meno comune della sideropenica, l’anemia sideroblastica si presenta dopo l’esposizione dell’organismo a ad agenti tossici o con l’assunzione di alcuni farmaci. Ne esiste una forma ereditaria, ma è molto rara.
  • Talassemia e altri disordini genetici della sintesi dell’emoglobina:  conosciuti anche emoglobinopatie. In particolare, la Talassemia è più comunemente definita Anemia Mediterranea.

E’ possibile che il livello di MCH si abbassi in conseguenza ad una carenza di ferro dovuta all’assunzione di farmaci chelanti o nel caso di flusso mestruale abbondante.

MCH basso: le conseguenze

Le conseguenze dell’MCH basso dipendono dalle loro cause.

Nel caso della anemia sideropenica, i sintomi che si potranno accusare saranno: pallore, astenia, dispnea, iperglicemiacardiopalmo, ingrossamento della milza, e in alcuni casi lesioni alla cute, estrema fragilità delle unghie e iperpigmentazione cutanea.
Per quanto riguarda l’anemia sideroblastica, i sintomi sono praticamente identici a quelli della sideropenica, ma verrà curata in maniera differente a seconda del caso.

Cosa fare in caso di MCH basso?

Il primo passo da fare sarà consultare il proprio medico e farsi consigliare la terapia più adeguata al proprio caso.
Nel frattempo, è possibile tamponare la situazione assumendo maggiori dosi di ferro e vitamina B12 attraverso l’alimentazione: legumi, verdura a foglia verde scuro, fegato, sono solo alcuni degli alimenti che contengono grandi quantità di ferro, mentre la vitamina B12 si può trovare nei piselli, nel latte, nelle uova e nei formaggi stagionati, come il grana. Meglio evitare integratori, se non prescritti da un professionista.

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