Il varicocele è una condizione patologica che può coinvolgere sia i ragazzi che gli uomini in età adulta. Per conoscere questo disturbo più da vicino, abbiamo contattato il dottor Andrea Cocci, esperto di urologia e andrologia.
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Dottor Cocci, prima di tutto vuole presentarsi a chi ci legge?
Come si può leggere sul mio sito www.andreacocci.com, il mio impegno è soprattutto quello di ascoltare i pazienti, allo scopo di conoscere le loro aspettative e di intuire le loro esigenze. Questo, per me, è il solo modo per cui è possibile dare il la a un programma terapeutico che si dimostri efficace e risulti gratificante non solo per il paziente ma anche per me. Ripudio il concetto di medico leader, e ho capito che uno stesso problema può avere un impatto diverso a seconda della persona che ne è colpita.
Parliamo ora del varicocele: di che cosa si tratta?
Il varicocele rappresenta una anomala dilatazione delle vene che sono presenti nello scroto. Si riconosce perché causa gonfiore testicolare e dolore localizzato in corrispondenza della zona pelvica. Il plesso pampiniforme è il reticolo delle vene dentro lo scroto, e serve a drenare i testicoli dal sangue con poco ossigeno. Il sangue povero di ossigeno viene spinto dalle pareti interne delle vene del plesso pampiniforme in direzione del cuore, in modo che il processo di ossigenazione possa riprendere. Nel momento in cui le valvole non funzionano più, insorge il varicocele, perché il sangue finisce nella direzione opposta e causa la dilatazione delle vene, ristagnando al loro interno.
Che rapporto c’è tra il varicocele e il tumore?
Ci sono alcuni casi in cui il varicocele è sintomo secondario di un tumore pelvico o addominale. In pratica, la massa tumorale preme contro le vene e sul sangue: di conseguenza si forma una stasi sanguigna perché la circolazione risulta rallentata. Quindi, le vene del plesso pampiniforme finiscono per gonfiarsi. In questo caso si parla di varicocele secondario, mentre se non c’è il coinvolgimento di masse tumorali si ha a che fare con varicocele idiopatico.
Quali sintomi scaturiscono dal varicocele?
Il varicocele quasi sempre non dà sintomi o specifici segni identificativi. Quando non è asintomatico, invece, è causa di dolore allo scroto e di gonfiore dei testicoli, oltre a un generale fastidio in corrispondenza della zona pelvica. Si tratta di condizioni che non mettono a repentaglio la qualità della vita del soggetto, ma che se non trattate possono essere alla base di conseguenze fastidiose o addirittura gravi. Il dolore si riduce nel momento in cui il soggetto è sdraiato a pancia in su, mentre aumenta dopo aver svolto attività fisica in maniera intensa, dopo che si è rimasti in piedi per lungo tempo o al termine di un rapporto sessuale. Si tratta di un dolore persistente e continuo, che si manifesta come sordo.
Che complicanze possono derivare da questo problema?
L’atrofia testicolare è senza dubbio una delle più gravi e pericolose: consiste in una graduale riduzione delle dimensioni e del volume di uno o di tutti e due i testicoli. Se la massa si riduce, diminuisce anche il volume delle cellule che formano il tessuto coinvolto. Allo stato delle conoscenze attuali, comunque, non si è ancora capito perché il varicocele provochi l’atrofia testicolare. Si pensa, però, che il ristagno nelle vene del plesso pampiniforme del sangue causi un anomalo accumulo di tossine che sono dannose per la circolazione arteriosa e per il testicolo.
È vero che il varicocele può essere causa di infertilità?
Nel momento in cui le vene spermatiche si dilatano in maniera patologia, una delle conseguenze che ne possono scaturire è la costante riduzione dello sperma, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche a livello qualitativo. Proprio il ristagno del sangue, con tutta probabilità, causa un graduale incremento della temperatura intorno ai testicoli: ciò condiziona la capacità di movimento degli spermatozoi e la loro produzione. Ecco perché a volte il varicocele può favorire l’infertilità maschile; si calcola che tra gli uomini che hanno problemi di infertilità, più di 1 su 3 soffra di varicocele. Nei giovani, inoltre, il varicocele può compromettere in modo consistente lo sviluppo dei testicoli: ovviamente in una circostanza simile è indispensabile contattare subito un urologo.