Operazione al varicocele: cosa fare durante la convalescenza

Con varicocele si intende una dilatazione delle vene spermatiche, ovvero le vene che portano il sangue via dal testicolo; spesso quest’azione è accompagnata da un reflusso di sangue durante l’aumento della pressione addominale (per esempio quando si compiono degli sforzi nella zona, come in palestra). 

Il sangue nelle vene rallenta la velocità del flusso, e la parte di sangue che rimane a contatto con il testicolo ne aumenta la temperatura, creando possibili problemi allo sviluppo del testicolo e alla spermatogenesi

Il varicocele è molto comune negli uomini, ma niente paura! Si può intervenire con un piccolo intervento, oppure attraverso altre cure che dovrebbero eliminare il disturbo. Andiamo a conoscere i dettagli dell’operazione di varicocele.

Come avviene l’intervento al varicocele

Per un intervento al varicocele ci sono diverse possibilità:

  • Anestesia locale
  • Tecnica laparoscopica

Tra queste, segnaliamo che la tecnica chirurgica più vantaggiosa è quella che accede attraverso il canale inguinale al passaggio delle vene a livello dell’anello inguinale interno nel punto in cui le vene spermatiche sono meno numerose e perciò è possibile trovarle con maggiore possibilità.

L’obiettivo è quello di risolvere quel reflusso venoso e di prevenire l’insorgenza di complicanze in futuro. Generalmente si tratta di un’operazione a cielo aperto dalla durata di un massimo di 30 minuti, 45 per un intervento laparoscopico. 

Cosa fare dopo l’intervento al varicocele

Sebbene si tratti di un intervento semplice e veloce, ci vuole un po’ di tempo perché torni tutto alla normalità di sempre, anche in base a come reagisce il paziente.

Cosa fare se c’è dolore o sangue

In caso di fastidi o dolori, tra le prime 24/48 ore può essere utile applicare del ghiaccio per lenire il dolore e stringere le vene e le arterie. 

A tal proposito si possono fare anche dei bagni derivativi, grazie a un cuscinetto fatto raffreddare in congelatore, ma anche nel frigo.

Potrebbe anche capitare che si senta, subito dopo, dolore al testicolo, a causa della presenza di un ematoma; in quel caso è possibile assumere un farmaco antidolorifico.

Convalescenza, senza fretta

Dopo l’intervento, è meglio per l’organismo concedersi un periodo di riposo di almeno un paio di giorni. Pertanto, è bene evitare di correre a fare attività fisica immediatamente, anzi riprendere dopo alcune settimane con attività leggere. Inoltre, è opportuno effettuare una visita di controllo dopo sei mesi.

È possibile fare la doccia? Data la presenza dei punti di sutura che cadranno da soli dopo 15/20, all’inizio è preferibile evitare il contatto della ferita con l’acqua per non rischiare l’apertura dei punti o di incorrere in infezioni.

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