L’estate, di norma, viene associata a sensazioni positive: le giornate lunghe e soleggiate dovrebbero infondere allegria e gioia. Inoltre, questo è il periodo dell’anno in cui più si organizzano gite e passeggiate all’aria aperta, si va in vacanza, ci si gode il riposo meritato dopo un anno di duro lavoro.
Eppure, non è così per tutti. Ci sono delle persone a cui questa stagione porta ansia, tristezza e malumore. È stata coniata anche un’espressione apposita per indicare questa condizione: mal d’estate, altrimenti detto disturbo affettivo stagionale (SAD).
È stato addirittura calcolato un aumento degli stati depressivi pari al 12% circa in estate. Potreste pensare che la malinconia sia tipica dell’inverno, con le sue piogge e il suo grigiore, ma non è così. Il mal d’estate provoca irritabilità, insonnia, stress, sintomi che variano da individuo a individuo ma che tendono ad affievolirsi man mano che si va verso l’autunno.
Insomma, è abbastanza certo un legame tra problemi psicologici ed estate. Senza dimenticare le preoccupazioni connesse alla pianificazione dei viaggi, la fretta di prenotare l’albergo e il volo ecc.
L’estate non è sempre come la immaginiamo, tutta mare e tintarella. C’è anche il rovescio della medaglia. Chi soffre di SAD non deve vergognarsi o provare imbarazzo: anzi, è utile chiedere aiuto, a uno psicoterapeuta oppure semplicemente ai propri cari.
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I fattori di base
C’è da dire che non tutti sono predisposti al disturbo affettivo stagionale in ugual modo. Sono più sensibili coloro che risentono molto dei cambiamenti climatici: i cosiddetti meteoropatici, solo che in questo caso il problema non è il brutto tempo, bensì il caldo.
Il SAD colpisce più facilmente chi è fragile a livello emotivo, chi sta attraversando una fase di isolamento, chi ha vissuto un trauma come un lutto o una separazione. In più, considerate che alcuni reagiscono alle trasformazioni proprio con gli stati depressivi e/o ansiosi.
Sembrerebbero esserci anche dei fattori genetici e biologici che “incoraggiano” il mal d’estate. Per esempio, alcuni studi dimostrano che questo disturbo può capitare più volte all’interno della stessa famiglia. Inoltre le donne, a quanto pare, sono più soggette a SAD.
I sintomi del mal d’estate
Parlando del legame tra problemi psicologici ed estate, bisogna evidenziare anche i sintomi che accompagnano questo disturbo. Come già abbiamo detto, queste avvisaglie possono variare a seconda della persona: in alcune situazioni è più accentuato l’elemento depressivo, in altre quello ansioso.
Il disturbo affettivo stagionale può rendere tristi, aggressivi, inquieti oppure apatici. Può provocare difficoltà a dormire e persino insonnia; c’è chi reagisce mangiando di più e cercando conforto nel cibo, e chi invece va incontro a una perdita di peso per inappetenza.
Anche per questo non è semplice riconoscere il mal d’estate. In comune c’è appunto il periodo: si inizia a stare male quando l’inverno sfuma nella primavera e soprattutto nell’estate.
L’elemento psicologico
Il SAD ha una forte componente psicologica. Paradossalmente, le giornate luminose inducono una sensazione di chiusura: sembra quasi doveroso uscire e svolgere attività all’aperto, come se ci fosse una sorta di obbligo.
Il lavoro, con la sua routine, è spesso fonte di regolarità, di sicurezza, di equilibrio. Una comfort zone a tutti gli effetti, che tende a essere minata dall’estate e dal pensiero delle vacanze. La bella stagione è quella in cui la città si svuota, le abitudini di base cambiano, ci si separa dalle persone per intraprendere viaggi.
Tutto questo per alcuni è positivo, per altri è negativo. Per i secondi non ci sono recupero e relax, ma soltanto stress e nostalgia. I classici passatempi estivi possono anche sottolineare la solitudine, in quelle circostanze in cui non si hanno tanti amici, oppure non si ha un partner.
L’elemento climatico
Un ruolo altrettanto importante è quello del clima, dell’afa e dell’umidità. Tutto ciò può essere angosciante, in particolare nei mesi di luglio e agosto.
Ricordiamo un’altra cosa: il nostro cervello produce una maggiore quantità di melatonina durante le ore di buio. In estate questo ormone diminuisce, il che altera l’umore e il ritmo sonno-veglia.
Non di rado il caldo rende nervosi e irritabili, stanchi e spossati. Chi soffre di SAD si sente impotente di fronte alla calura, che è decisamente più difficile da contrastare rispetto al freddo.
Consigli contro il mal d’estate
Appurato il legame tra problemi psicologici ed estate, vediamo come combattere questo disturbo stagionale. È fondamentale chiedere aiuto se si vede di non riuscire a uscirne: l’intervento di uno specialista può essere un validissimo supporto.
Possono contribuire anche pratiche come la meditazione e l’utilizzo degli oli essenziali. Ci sono essenze consigliate proprio per l’estate, tra cui quelle di limone, di menta piperita e di tea tree.
Infine, cercate sempre di ritagliarvi delle ore per i vostri hobby preferiti, e stabilite una routine quotidiana per avere dei punti di riferimento nel mare di tempo libero.