Autostima. Cos’è? In molti crediamo di saperlo. Le attribuiamo vari significati. Mai dare nulla per scontato. Soprattutto quando tutto sembra tale. O se crediamo che non ci siano ulteriori significati reconditi.
Perfino le parole più semplici della lingua italiana nascondono, in un certo senso, più sfaccettature di significato che non conosciamo né ci aspettiamo. E ciò accade parimenti anche nelle lingue straniere. Non si smette mai di imparare. E questo è uno dei migliori aspetti della quotidianità.
L’autostima è di fatto uno degli argomenti su cui si dibatte tanto, perché ognuno vuol far sentire la sua voce ed esprimere il proprio punto di vista. In questo approfondimento facciamo luce, dapprima, sul significato del termine autostima. Dopodiché, vediamo cosa ne pensa la psicoterapia. Successivamente, scopriamo come possiamo seminare correttamente i semi che diventeranno i boccioli del proprio bouquet. Il tutto avvolto nella danza al ritmo delle stagioni emotive. Ed infine, giungiamo alla raccolta realmente soddisfacente.
Allora, sei pronta/o a rivoluzionare il tuo punto di vista sull’autostima? Accomodati insieme a noi.
Contenuti
Autostima: qual è il valore intrinseco di questo bouquet?
Cos’è l’autostima? Patiamo dalla sua accezione, divulgata sull’Enciclopedia Treccani. Nel senso proprio del termine, l’autostima viene intesa come la considerazione che ognuno ha di sé. In questa sorta di ragionamento, una persona può vedersi in due poli opposti. Cioè, da un lato l’autostima può esprimersi attraverso un comportamento di sopravvalutazione. In tal caso, il soggetto si sente al di sopra di tutto e tutti. Altrimenti, si verifica una situazione opposta, ossia un atteggiamento nel quale la persona si sottovaluta, sentendosi inadeguata e non all’altezza delle aspettative altrui o dell’ambiente circostante.
In entrambi i casi, la risposta agli stimoli può variare nella sua intensità, in base al proprio carattere ed alle circostanze. Nelle manifestazioni estreme, in cui manca equilibrio psicofisico, l’autostima può decrescere in presenza di stati depressivi o esplodere in preda a manie di grandezza.
Allora, come si può correre ai ripari? Grazie all’aiuto della psicoterapia. E tale disciplina medico-scientifica cosa pensa in merito all’autostima? Scopriamolo dalle informazioni rese note su RIZA.it, che da molti anni divulga svariate dritte per il benessere emotivo e fisico.
L’autostima costituisce un elemento architettonico di fondamentale importanza per ogni persona. Malgrado degli approcci allopatici nonché delle interpretazioni fuorvianti nei confronti di questa tematica, ci sono delle definizioni chiare, utili ed efficaci.
Innanzitutto, va specificato che godere di un’ottima autostima non significa imporsi sul prossimo, bensì (ri)conoscersi ed accettarsi così come si è. Pertanto, nella semina dei fiori, è bene seguire alcune semplici regole.
Autostima: la psicoterapia ne definisce i tratti reali e corretti
(…) Spengo la paura / Di rimanere sola (…) – “La cura per me”, Giorgia
Dal punto di vista della psicoterapia, il concetto di una vera e sana autostima deve sradicare le concezioni erronee al riguardo. Quali? Ci siamo abituati a credere che l’autostima debba fondarsi sull’invincibilità. E che per rafforzare quest’idea occorre sentirsi forti e sicuri di sé ad ogni costo. Nulla di più sbagliato. Perché, l’autostima nasce esattamente come un bocciolo, che nel corso del tempo subisce cambiamenti. Pertanto, non esiste nulla di inflessibile tantomeno immutabile.
Poi, un bocciolo è unico nel suo genere e diverso da ogni altro. In natura, così come nelle relazioni umane. Quindi, se pensiamo che l’autostima sia un qualcosa per cui ritenerci superiori agli altri, sbagliamo strada.
C’è ancora un altro modo di pensare errato, cioè che si possiede un’eccellente autostima soltanto se si dimostra forza di carattere e volontà di ferro. Purtroppo, nella realtà non funzionano così le cose. E nemmeno nel mondo vegetale. Al fine di prendere coscienza con la vera autostima, accettiamo di vivere momenti di grande energia, alternati a periodi giù di corda. Non bisogna provare imbarazzo. È del tutto naturale.
Molte volte la paura di rimanere soli e di vivere in preda alla solitudine ci conduce in sentieri tortuosi. Talvolta occorre proprio un periodo nel quale poter ritrovare noi stessi, così da poter costruire relazioni sane. Di conseguenza, l’autostima sarà florida.
Se impariamo a condividere gioie e dolori, ci rafforziamo insieme e cresciamo in modo sano. Perché capiamo quanto le nostre esistenze siano intrecciate e abbiano tanto in comune. Qualsiasi storia non è una storia qualsiasi. Soprattutto se ci ritroviamo tra le parole e le paure di una determinata descrizione.
Autostima: le radici di una danza floreale al ritmo del graduale mutamento
(…) It’s a new dawn
It’s a new day
It’s a new life for me
And I’m feeling good (…) – “Feeling Good”- Nina Simone
Vuoi un’autostima sana ed autentica? Allora ascolta i consigli che seguono. Innanzitutto, impara ad accogliere qualunque sfumatura di te. Che siano lati contraddittori o insicurezze, fa tutto parte della nostra essenza. Ci vuol coraggio per essere noi stessi ed è più facile così.
Poi, non applicare etichette al tuo modo di essere. Nessuno può affermare di conoscersi a fondo. E chi lo dice, mente. Il passato insieme ai suoi vecchi cliché non ha il potere di definirci nel presente. Ogni giorno siamo persone nuove e diverse. E se ci sono parti di noi di cui non siamo consapevoli, esse possono affiorare attraverso dei disagi emotivi. È un processo naturale da non reprimere, ma da vivere.
“Devo lavorare su me stesso/a”. Quante volte hai sentito questa frase? È il momento di gettarla nella spazzatura. Perché? Quanto più lottiamo contro noi stessi/e tanto più alimentiamo gli atteggiamenti mentali sbagliati. E così accade anche con le catene del passato. Qui, l’anello debole è la soluzione, invece del problema. Allentiamo la presa con modi di pensare e di credere obsoleti, altrimenti entriamo in un circolo vizioso di conflitti interiori.
Infine, ogni tanto è salutare sostare con noi stessi/e. Senza aspettare la manifestazione emotiva che ci costringa a farlo. In ogni persona esistono e coesistono coerenza e contraddizione. Si tratta di inquilini del medesimo stabile, seppur con divergenze. Se cerchiamo di sopprimere la nostra unicità (o peggio ancora, gli altri cercano di sopprimerla), come possiamo essere delle persone emotivamente mature?
Tutto quello che accade dentro di noi è frutto di una luna e sapiente coltivazione, che spesso avviene a livello inconscio. E gli altri non hanno alcun diritto di interferire. E viceversa. Ora, alla luce di tutte queste informazioni, cosa pensi dell’autostima? Ti salutiamo con una domanda che spinga alla riflessione. E ti ringraziamo per averci letto. Amati nella tua unicità.