Cos’è la Disfonia? Per capirla, alza il volume della tua voce e cantale a chi non ti rispetta

Disfonia

Cos’è la Disfonia? A tutti (o quasi) capita, purtroppo, di rimanere senza voce. Talvolta questo disturbo è scatenato da urla eccessive, ad esempio ai concerti o allo stadio. Altre volte, la Disfonia può dipendere da ben altre cause.

Ogni giorno utilizziamo la voce sia per comunicare con gli altri sia per esprimere noi stessi. Tuttavia, in altri contesti, tendiamo a soffocare l’espressione delle nostre corde vocali. Perché? In questo approfondimento, noi diciamo la nostra sulla Disfonia. E ti invitiamo a fare altrettanto.

Dapprima, andiamo alla scoperta del significato vero e proprio di tale alterazione vocale. Poi, vediamo cos’è davvero la Disfonia. Cerchiamo di fornire delle risposte alle domande più frequenti. In quali casi essa compare? Quali sono i fattori scatenanti? Si può guarire?

Parla con noi, se vuoi sentire il valore del tuo timbro vocalico, che è unico ed inconfondibile. Buon ascolto.

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Cos’è la Disfonia? Ascoltiamone la definizione fornita dalla scienza

Secondo la definizione pubblicata sull’Enciclopedia Treccani, con il termine scientifico Disfonia si indicano le alterazioni a carico della voce. Esse possono manifestarsi sporadicamente oppure con una certa frequenza, affettando perciò la qualità vocale.

Quali sono i fattori scatenanti della Disfonia? Fondamentalmente si distinguono due cause di questo disturbo. Nel dettaglio, le origini dell’alterazione vocalica possono essere funzionali oppure organiche. Come riconoscerle?

Quando la Disfonia dipende da cause funzionali, si verificano dei cambiamenti nel tono della voce, ad esempio. Mentre in caso di fattori organici, il disturbo segnala delle lesioni a danno dell’apparato respiratorio. In entrambi i casi, è bene rivolgersi al proprio medico, così da individuare la terapia corretta nonchéadeguata.

Cos’è la Disfonia? Una tensione che vibra d’energia in procinto di cantare

A volte, certo, capita anche a me / Di non avere voce per parlare o per cantare (…) – “Sole”, Negramaro

La Disfonia può presentarsi attraverso una serie di manifestazioni, da leggere ad acute del tratto respiratorio. La forma più antipatica è certamente l’afonia, nella quale si verifica la perdita totale della voce per un certo periodo. In tal caso, si tratta di afonia.

Escludendo eventuali cause organiche, la Disfonia dipende principalmente dalle tensioni emotive, come spiega RIZA.it. Davvero? Ebbene sì. Siamo abituati a pensare, forse troppo, che qualsiasi disturbo non sia affatto collegato al nostro mondo interiore.

E invece la connessione esiste. La voce è lo strumento mediante cui ci esprimiamo. Pertanto, quando essa viene sottoposta a lunghi periodi stressanti, ecco che cede. Esattamente come accade in un’orchestra, nella quale gli strumenti non sono accordati o vi manca armonia nel gruppo.

Nel caso di cantanti o presentatori televisivi, ma anche di chiunque basi la propria attività sulla voce, si potrebbe accusare ugualmente il colpo. La mancanza di pause può sfociare nella Disfonia. Ma che succede quando perdiamo la voce in altri contesti?

Teniamo presente che, quando non riusciamo ad esprimerci in modo coerente con noi stessi, vuoi perché temiamo il giudizio altrui, o magari non troviamo il canale giusto, qualcosa dentro scatta. Vediamo, ora, le circostanze che si verificanocomunemente.

I volti della Disfonia indossano le maschere che le cuciamo addosso, inconsciamente o decisamente

La Disfonia può nascondersi dietro varie maschere. E spesso i fautori del fenomeno siamo proprio noi. Ma questo non deve destare preoccupazione tantomeno suscitare paure. Ciò serve a capire la situazione al fine di prenderne consapevolezza.

Ad esempio, la voce si abbassa quando ci sentiamo in preda a stati d’ansia. Perché? La laringe subisce la tensione muscolare e di conseguenza ne risente la respirazione che si fa affannosa ed irregolare.

Un’altra maschera della Disfonia è quella di matrice psicogena. In questo contesto, l’alterazione vocalica può apparire quasi come una lesione grave degli organi fonatori. Molte volte, infatti, i disturbi tendono ad essere fraintesi. Allora, come possiamo distinguerli?

Essenzialmente, la Disfonia da stress emotivo si manifesta attraverso le seguenti caratteristiche:

  • Voce stridula, bassa, tremolante o cavernicola;
  • Affaticamento a carico delle corde vocali;
  • Modulazione irregolare del tono vocalico;
  • Fastidioso (e classico, purtroppo) nodo alla gola.

Disfonia: ecco la sinfonia che non riusciamo a performare e che sarebbe realmente incantevole

(…) E adesso è il momento in cui vorrei cantare / Ritrovare la mia voce / Quella persa come ho perso il sole (…) Ci saranno altri silenzi, altri tempi da sbagliare (…) – “Sole”, Negramaro

Lo sai che la voce è qualcosa di potente ed al contempo soave. Un dono straordinario. Lo dai per scontato? Pensi che non valga la pena di esprimersi autenticamente? La scelta è tua. Ne siamo consapevoli anche noi. Quindi, se reprimiamo la spontaneità, non facciamo altro che invitare la Disfonia.

La voce è simbolo di manifestazione autentica ed originale dei nostri pensieri, degli stati d’animo e della nostra personalità. Pertanto, quando le pressioni emozionali diventano insostenibili, ci bloccano determinando ostacoli espressivi. La voce si abbassa perché quanto intendiamo comunicare non trova la strada giusta, attraverso cui transitare.

Naturalmente ci sono delle ripercussioni sulla sfera psicologica. L’incapacità di esprimerci e parlare con gli altri, infligge un duro colpo all’autostima. Quando ne soffriamo, ci sentiamo soli e isolati. Ma non è così. In realtà, l’isolamento è più un fattore nervoso che un qualcosa di reale. Da tutto questo si può guarire? Certamente. E ti forniamo dei suggerimenti utili. Quindi, non preoccuparti, se succede.

Disfonia: per guarire, trasforma il tuo dolore in una composizione canora, triste o allegra che sia

Quando la Disfonia è scatenata dallo stress, è bene prendere degli accorgimenti, per evitare che i sintomi peggiorino. Nulla di complicato. Qui ti suggeriamo degli esercizi dai quali puoi trarre beneficio.

Innanzitutto, ritaglia dei momenti, durante la giornata, per riposare la voce. Poi, cerca di bere acqua frequentemente, in modo da idratare le corde vocali. Un altro esercizio utile è quello della respirazione diaframmatica, che se praticato correttamente, allevia le tensioni accumulate, donando sollievo con il rilassamento muscolare.

Ed ultimo, ma non per questo meno importante: non forzare i tempi di recupero. Ognuno di noi è diverso, soprattutto nel bisogno di tempo per qualsiasi guarigione. Perciò, impariamo a (ri)conoscere ed a rispettare le pause necessarie. Cosa succede se trasgrediamo? Anziché guarire, scateniamo una sorta di downgrade, con il relativo peggioramento della Disfonia. Mentre noi vogliamo l’upgrade.

La durata della Disfonia è variabile. Potrebbero volerci diversi giorni. Oppure ce la caviamo in tempi brevi. Se il disturbo persiste, rivolgiamoci ad un logopedista. A prescindere, è buona norma non combattere il fastidio, poiché sarebbe un approccio allopatico.

Dunque, quale percorso andrebbe scelto? Sarebbe efficace una terapia multidisciplinare, nella quale operino di concerto sia il medico logopedista sia uno psicoterapeuta. Così facendo, scandagliamo gli abissi del fondale emotivo, dove giacciono le questioni irrisolte che tendiamo a inabissare.

È arrivato il momento di tirar fuori la voce, anche se l’approfondimento è giunto al termine. Si apre, invece, un nuovo spartito musicale: quello della tua voce. Noi ti salutiamo con un augurio sincero: che tu possa cantare e cantarle, con questa nuova consapevolezza, allietando tanto il tuo universo interiore quanto quello esteriore. Grazie per averci letto.

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