Che il tè verde sia un toccasana per il benessere del nostro organismo è ormai noto da tempo: questa bevanda, infatti, vanta proprietà antiossidanti molto preziose, ma è utile anche per depurarci e per farci perdere peso. Sono sempre di più, infatti, le ricerche scientifiche che testimoniano il ruolo del tè verde nelle diete dimagranti: uno studio condotto in Svizzera presso l’Università di Ginevra, i cui risultati sono stati resi noti attraverso una pubblicazione sul Journal of Clinical Nutrition nel novembre del 1999, ha messo in evidenza che l’assunzione combinata di estratto di tè verde e caffeina permette di bruciare una quantità di calorie più elevata rispetto all’assunzione di caffeina e basta.
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I benefici del tè verde
I benefici garantiti dal tè verde, in ogni caso, non si esauriscono qui: è stato rilevata, tra l’altro, la sua capacità di prevenire e di contrastare le carie dei denti, grazie alla distruzione di batteri all’origine della formazione della placca dentale. Una rivista giapponese, inoltre, ha riportato che i soggetti che hanno l’abitudine di bere una decina di tazze di tè al giorno tendono a sopravvivere tre anni di più rispetto agli altri. Una ricerca della Cleveland Western Reserve University, d’altro canto, ha rilevato che bevendo almeno quattro tazze di tè verde quotidianamente si aumentano le probabilità di lenire i sintomi dell’artrite reumatoide o di prevenire la comparsa di tale malattia. E non è finita qui: gli studiosi del Saitama Cancer Research Institute, in Giappone, hanno notato che tra le donne che bevono non meno di cinque tazze di tè al giorno si riscontra un numero più basso di recidive di tumore al seno, e in più il cancro si diffonde più lentamente.
Il segreto del tè verde
Il segreto della bontà e della salubrità del tè verde va individuato nell’epigallocatechina gallato, una catechina ricca di polifenoli: si tratta di una sostanza caratterizzata da un potere antiossidante molto elevato, che contribuisce a eliminare le cellule tumorali evitando di colpire i tessuti sani. Questo elemento inibisce il proliferare delle cellule tumorali, dunque, ma ha molti altri pregi: per esempio contrasta la comparsa dei coaguli di sangue e, inoltre, contribuisce a diminuire i livelli del cosiddetto colesterolo cattivo. Appare evidente, allora, il motivo per il quale il tè verde è considerato un valido alleato contro gli ictus e gli infarti, che sono determinati anche dalle trombosi.
Rimanere in salute con il tè verde
Per lungo tempo gli studiosi non sono riusciti a comprendere il motivo per il quale nella popolazione francese si registrasse una incidenza di patologie del cuore più bassa rispetto a quella rilevata nella popolazione americana, nonostante anche i nostri cugini transalpini seguissero un regime alimentare ricco di grassi. Alla fine, il mistero è stato risolto, e la risposta a tutti gli interrogativi è stata identificata nel resveratrolo contenuto nel vino rosso: si tratta di un polifenolo la cui azione permette di contenere le conseguenze negative derivanti da una dieta ricca di grassi o dall’abitudine di fumare. Ma che cosa c’entra tutto questo con il tè verde? Gli scienziati dell’Università del Kansas alla fine degli anni ’90 del secolo scorso si sono accorti che l’epigallocatechina gallato è potente il doppio del resveratrolo. Ciò permette di capire il motivo per il quale nella popolazione giapponese le malattie cardiache non rappresentano una delle prime cause di morte, anche se tre persone su quattro fumano.
La differenza tra il tè verde e gli altri tè
Viene spontaneo domandarsi, allora, se queste interessanti proprietà del tè verde siano condivise anche dagli altri tipi di tè, cinesi e non. Va detto che sia il tè nero che l’oolong vengono estratti dalle foglie della stessa pianta, la Camellia sinensis. La differenza, tuttavia, riguarda le modalità di lavorazione previste per il tè verde: in questo caso, infatti, le foglie vengono sottoposte a una cottura a vapore, in virtù della quale l’epigallocatechina gallato non viene ossidata. Per l’oolong e per il tè nero, invece, il differente processo previsto per la lavorazione delle foglie – che vengono fatte fermentare – fa sì che la sostanza si alteri e, dunque, non risulti così efficace nella prevenzione delle malattie.
Il sapore del tè verde
Per usufruire al massimo delle proprietà del tè, tuttavia, è opportuno prepararlo in modo corretto: in caso contrario i polifenoli rischiano di compromettere e alterare il sapore della bevanda. Per questo motivo è meglio non esagerare con le quantità, prestando attenzione alle istruzioni riportate sulle confezioni e alle indicazioni dei produttori.
Come si prepara il tè verde
Visti tutti questi vantaggi, vale la pena di scoprire qual è il modo migliore per preparare il tè verde. Per ciascuna tazza è sufficiente una bustina di tè, che in genere comprende tra i 2 e i 4 grammi di prodotto. Dopo aver riempito con dell’acqua fredda un pentolino e aver portato il tutto a ebollizione, si scollega il bollitore e si lascia l’acqua a temperatura ambiente per non più di tre minuti. A questo punto l’acqua, ancora calda, può essere versata all’interno della tazza in cui sarà stata appoggiata la bustina: si aspettano altri due o tre minuti per l’infusione e si rimuove il sacchetto. Per non scottarsi la lingua, basta attendere un altro paio di minuti. Nel caso in cui non si utilizzino le bustine ma si abbia a che fare con il è sfuso, la dose consigliata è di uno o due cucchiaini, a seconda dei gusti.
Il tè verde ha effetti collaterali?
Non si può parlare di veri e propri effetti collaterali per il tè verde: la sola controindicazione che è stata riscontrata è rappresentata dall’insonnia che può scaturire dalla presenza di caffeina, il cui quantitativo, comunque, non è minimamente paragonabile a quello di una dose uguale di caffè. Se in 250 grammi di caffè ci sono più di 1000 milligrammi di caffeina, per una dose identica di tè verde la caffeina non supera i 60 milligrammi.