Il rosmarino è una delle spezie più usate in cucina. Non solo è in grado di valorizzare l’aroma di numerosi piatti, sia primi sia secondi; fa anche molto bene all’organismo, essendo dotato di una serie di proprietà positive.
Dovete sapere che le pietanze arricchite con il rosmarino acquistano un maggiore potere antiossidante, oltre che un gusto più intenso e particolare. Scopriamo tutte le caratteristiche principali di questa pianta, che tra l’altro può essere anche coltivata in casa così da averla sempre a disposizione.
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Storia ed etimologia
Il rosmarino è conosciuto sin dall’antichità, ed è originario dell’area del Mediterraneo. Stando ad alcuni studiosi, il suo nome deriverebbe dal latino rosa e maris, “rosa del mare”; per altri, invece, da rhus e maris, “arbusto di mare”.
In entrambe le interpretazioni, tale spezia è legata alle coste e all’ambiente marino. Gli esemplari crescono spontaneamente sugli scogli e nelle zone litoranee, fino alle colline più interne.
Il rosmarino divenne apprezzato soprattutto nel Medioevo, periodo in cui gli venivano attribuite delle qualità magiche. Ad esempio, erano molto diffusi dei pettinini realizzati con il legno di questa pianta, che secondo le credenze dell’epoca avrebbero impedito l’insorgere della calvizie! Per il resto, già allora era nota la sua straordinaria azione benefica.
Perché il rosmarino fa bene
Eccoci al nostro argomento principale: vediamo, cioè, perché il rosmarino fa bene al nostro corpo e alla nostra psiche.
Innanzitutto, come già abbiamo evidenziato, si tratta di una spezia antiossidante: infatti contrasta la produzione dei radicali liberi, che sono responsabili del progressivo deterioramento delle cellule. Un abituale consumo di rosmarino, quindi, rallenta la comparsa dei classici segni dell’invecchiamento, come le macchie cutanee e le rughe.
In più, la pianta in oggetto è alleata della salute del fegato e dello stomaco. È depurativa, e non di rado è adoperata nell’ambito della fitoterapia per la preparazione di tisane digestive. Gli esperti consigliano spesso simili infusi in caso di meteorismo, inappetenza e, in generale, disturbi dell’apparato gastrointestinale.
Non solo: il rosmarino ha capacità antisettiche e antibatteriche, che lo rendono utile contro il raffreddore, la tosse e i malanni di stagione. Essendo astringente, è un ottimo rimedio per la diarrea e per il flusso mestruale abbondante.
Si dice, poi, che questa erba officinale sia ideale per combattere gli stati d’ansia e di depressione. Molti la impiegano sotto forma di olio essenziale nel campo dell’aromaterapia, per allontanare le sensazioni di nervosismo, stress e stanchezza emotiva. C’è chi riconosce il suo effetto stimolante e anche afrodisiaco, specialmente in associazione con la menta e con la salvia.
Nel complesso, il rosmarino è fonte di sostanze importanti per il nostro organismo: oltre all’acido rosmarinico, che è il vero e proprio antiossidante, ci riferiamo ai flavonoidi, ai tannini e agli acidi fenolici. In diverse circostanze ci si serve della pianta per impacchi e cataplasmi, del tutto validi per la cura del mal di testa, delle contusioni, dei dolori ai denti e di quelli reumatici.
Utilizzi in cucina
Il rosmarino è decisamente popolare sia nel ramo medicinale e fitoterapico, sia in quello gastronomico.
Spesso viene usato per accentuare il sapore della carne, in particolare del pollo, del maiale e dell’agnello. È una delle spezie fondamentali della dieta mediterranea, davvero insostituibile nelle grigliate; viene frequentemente aggiunto anche alle vivande a base di pesce fresco, alle patate, agli intingoli e alle insalate.
Sono buonissime le minestre valorizzate con un po’ di rosmarino, così come le torte salate, i rustici, le pizze, i taglieri di formaggi. Un’autentica chicca è la realizzazione del sale aromatizzato, che si ottiene unendo semplicemente del sale con qualche foglia sminuzzata. Inoltre, come già sottolineato, sono eccezionalmente efficaci le tisane al rosmarino: basta lasciare un singolo rametto in infusione nell’acqua calda per una decina di minuti.
Come si conserva il rosmarino? Di solito lo si congela all’interno di appositi contenitori. La pianta può essere anche essiccata, tanto al sole quanto in forno.
Valori nutrizionali del rosmarino
In media, 100 g di rosmarino contengono 130 calorie. Della quantità presa in considerazione, circa 20 g sono di carboidrati, 14 di fibre, 5 di grassi e 3 di proteine. Questi dati sono relativi al rosmarino fresco, che ha dunque un certo potere nutriente.
Come riconoscere una pianta di rosmarino
Per concludere il nostro discorso, analizziamo le caratteristiche tipiche delle piante di rosmarino.
Tali arbusti sono contraddistinti da fusti marrone chiaro e da foglie lanceolate, verde scuro sulla parte superiore e biancastre su quella inferiore. I fiori sono piccoli, di un colore compreso tra il bianco e l’azzurro, mentre i frutti sono bruni.
Il rosmarino è coltivabile in orto e in vaso. Il clima perfetto è quello mediterraneo, ma queste specie resistono abbastanza bene anche al freddo. È indispensabile che il terreno non sia troppo umido, per non andare incontro a fastidiosi ristagni idrici e alle malattie fungine.
Il rosmarino è utilissimo in tanti settori, e conferisce alle pietanze un gusto inconfondibile! Inseritelo nella vostra alimentazione per godere di tutti i suoi benefici.