Narcisismo: una gabbia dalle sbarre invisibili agli occhi ma sentite dal cuore

Narcisismo

Il narcisismo è a tutti gli effetti una gabbia sociale, le cui sbarre invisibili si ergono intorno a chi la subisce. Sebbene accorgersi di tali spire sia alquanto difficile, il cuore ci segnala che qualcosa non va. E così il dolore affligge di pari passo anche l’anima.

Il narcisismo è una patologia psichica subdola, della quale chi ne è affetto o non vuole riconoscerla o la nega. Ma perché? In questo approfondimento cerchiamo di capire chi sia il narcisista. Per quale motivo la mente di un narciso è complicata da comprendere? In che modo la persona narcisista riesce a manipolare il prossimo e a quale scopo?

Tra le problematiche sociali psicologiche, il narcisismo è una delle peggiori. Tuttavia, da ogni situazione difficoltosa e ingarbugliata si può uscire. E talvolta si possono addirittura prevenire determinate gabbie.

Allora, ti invitiamo a seguirci nella lettura di questo articolo, con l’augurio di far luce su questo fenomeno sociale, al fine di aiutarti a vivere in maniera salutare. Buona lettura.

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Narcisismo: perché parliamo di gabbia dalle dolorose sbarre invisibili?

Secondo la fonte di psicoterapia RIZA.it, il problema del narcisismo sta diventando un disturbo che rovina le relazioni sociali. Ed è così, purtroppo. Se osserviamo la realtà, notiamo che si verifica, ogni giorno, una sorta di competizione per l’affermazione personale, a discapito del benessere altrui. Ed in questo si sacrificano i rapporti umani, quasi non avessero più alcuna importanza. O meglio, funzionalità.

Al fine di essere accettati dagli altri, molti sono disposti a svendere la propria autenticità, al servizio di un’immagine sociale falsa e bugiarda. Cosa che non porta a nulla. Ciò che preoccupa di più, è che il narcisismo viene scambiato per qualcosa di vincente, cui conformarsi.

Occorre una psicoterapia, perché la mentalità urge di essere modificata. Ma il bello è che tutto ciò non viene visto come un problema. Anzi, chi subisce il narcisismo si vede intrappolato in una prigione da cui è vietato evadere.

Alla luce di questi aspetti deleteri, perché questa problematica risulta difficilmente diagnosticabile? La risposta primaria risiede nella nostra disposizione mentale. Il narcisista è un personaggio che recita la parte di una persona brillante, che non conosce (né accetta) sconfitte. Perciò guai a metterlo allo specchio. La persona affetta da narcisismo reagisce in malo modo, ricorrendo perfino alla violenza.

L’obiettivo del narcisista è quello di avvolgere le persone intorno a sé in delle spire, proprio come fa un serpente. Invece di inghiottire la preda direttamente, prende esempio dal ragno. Così, molto pazientemente, il carnefice tesse la ragnatela, nutrendosi delle attenzioni e dell’affetto altrui. E quando l’approvvigionamento emotivo lo stufa? Semplice. Il ragno scaraventa la preda esanime dalla ragnatela, scacciandola. Scrutando il regno animale, succede questo.

Allo stesso modo, tale sequenza avviene anche tra gli esseri umani, purtroppo, pur essendo dotati di intelletto. Anzi, peggio ancora, poiché l’intelletto viene strumentalizzato per fare più il male che il bene.

Narcisismo: l’antico modus operandi del narcisista è un copione che si ripete e non cambia mai

Perché il narcisismo si baserebbe su di un antico modus operandi? Si narra nella mitologia greca l’esistenza di Narciso, da cui prende il nome il triste disturbo sociale. Chi è Narciso? Il figlio diCefiso e della ninfa Liriope. Un giorno, Narciso incontra Eco, che si innamora perdutamente di lui. Egli, però, non ricambia il suo amore.

Non perché nel suo cuore ci fosse un’altra. Bensì, per la sua incapacità di amare il prossimo. Infatti, Narciso fa innamorare chiunque capiti sulla sua traiettoria. A seguito di svariate lamentele per i dolori inferti dall’insensibilità di Narciso, la dea Nemesi prende una decisione.

Ella decide di punire Narciso, condannandolo ad un eterno amore non corrisposto. Quale? L’attaccamento verso la propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua. Trattandosi, appunto di amore impossibile, il tempo consuma Narciso, conducendolo alla morte. In questa storia, c’è però un dettaglio floreale. Cioè egli si trasforma nell’omonimo fiore, il narciso. Mentre Eco si strugge d’amore per un uomo che non l’avrebbe mai potuta amare.

Narcisismo: quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare?

Sebbene il narcisismo si manifesti principalmente attraverso i maschi, la patologia psichica vede protagoniste anche le donne. La cronaca riporta episodi di violenza perpetrati dagli uomini a danno delle donne. Ma ci sono anche donne che abusano psicologicamente di uomini insicuri.

Già, perché, alla base di questo abuso psicologico c’è una forma d’insicurezza insita nella vittima. E di fragilità innata nel carnefice. Un mix micidiale. Ma come ci si accorge di una persona narcisista?

Nel corteggiamento, il tradizionale narcisista esagera con gesti teatrali e plateali. È noto, di fatto, il classico love booming, nella cui fase, si corteggia la persona desiderata senza risparmiarsi nulla. Da un lato, queste azioni appaiono come attenzioni uniche e irripetibili. Dall’altro, tutto ciò mira esclusivamente a nutrire la grandezza di chi è affetto dal narcisismo.

All’inizio, il narcisista si presenta come la persona più buona e gentile al mondo. Quella difficile da trovare. E meno male! Tuttavia, nel corso del tempo, chi viene sfruttato avverte un senso di vuoto interiore senza saperselo spiegare. Proprio perché nel narcisismo, c’è un ossessionante bisogno che assilla il narcisista, ossia quello degli applausi pubblici. La fragilità emotiva spinge Narciso ad apparire sempre infallibile. Ma è un’illusione tanto per se stesso/a quanto per gli altri. Innanzitutto, è bene riconoscere che la perfezione non esiste. E poi, chi ama il prossimo si relaziona in modo naturale ed autentico. Senza sacrificare nessuno.

Narcisismo: come si spezzano le sbarre invisibili per liberare il cuore dall’inganno?

Le promesse e le azioni tramate dal narcisismo sono e saranno sempre illusorie. Di diverso c’è soltanto che possono peggiorare. Mai migliorare. Quindi questo è il primo passo per guardare in faccia la realtà e viverla.

Di solito, le persone abbandonate da uno/a narcisista si sentono smarrite e prive di energie. È normale sentirsi così. Ma da qui si può ripartire con fiducia. Quando il dolore sembra non svanire, è perché risulta delicato sradicare le radici tossiche. Se vai più a fondo dentro te stesso/a, scoprirai un vero e proprio senso di liberazione.

La vera gabbia è quella di proseguire la relazione con chi non è in grado di dare amore. Dunque, fai tesoro dell’esperienza negativa. Ricorda che è bene diffidare da chi promette tutto e subito. L’affetto reale è quello vissuto a piccoli passi. Datti tempo per superare il dolore. E poi vivi la magica bellezza di ogni istante. Solo così troverai la tua dimensione. E la persona giusta. Auguri!

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