Un bel sorriso è sinonimo di buona salute. Peccato però che spesso, tra i denti, si nascondino delle insidie. I denti cariati, infatti, risultano essere oggi tra le patologie più diffuse, e non tutte le persone che ne vengono colpite – mediamente accade almeno una volta nella vita – scelgono di correre in tempi brevi ai ripari.
Cosa causano i denti cariati? Innanzitutto una scarsa e disordinata igiene dentale. Tutti noi dovremmo lavare i denti almeno tre volte al giorno, utilizzando un buon spazzolino, meglio se con setole medie, e approfondendo la pulizia con il filo interdentale e facendo risciaqui con il collutorio. Ognuno di questi passaggi contribuisce infatti a mantenere una bocca sana: sarà difficile dunque per i batteri annidarsi e causare l’infezione.
Tra le altre cause, c’è la conformazione dei denti: basti pensare a molari e incisivi che, a causa della loro forma e posizione, risultano più difficili da pulire e quindi prede favorite della carie.
La saliva è un elemento altrattanto importante da tenere in considerazione, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. In caso di salivazione insufficiente o particolarmente acida, ad esempio, la formazione dei batteri sarà purtroppo facilitata.
Occhio anche all’alimentazione: un eccesso di alimenti ricchi di zuccheri in bocca ma anche di carboidrati, senza una pulizia immediata nei minuti seguenti, può portare alla carie. Il consiglio: merendine, bevande zuccherate e dolci vanno consumati con moderazione, e tutto il corpo ne gioverà. Infine il tabagismo: denti ingialliti e ph della bocca alterato a causa del fumo. Il risultato: possibilità per i batteri di aumentare velocemente e compromettere la situazione fino a degenerare del tutto.
Si va dalle carie acute che si manifestano nel giro di sei mesi, a quelle croniche dal decorso meno rapido che può durare anche due anni.
Cosa fare allora? Prendere una carie in tempo significa salvare il dente, ma non vi è mai una guarigione spontanea. È necessaria dunque una pulizia effettuata dal dentista e una successiva rimozione del tessuto cariato con la strumentazione adatta. Ma se quest’ultima azione non dovesse bastare, occorrerà ricorrere alla devitalizzazione, ovvero asportare la polpa del dente colpito dalla carie. Una carie trascurata, inoltre, oltre a causare dolore, può arrecare problemi molto più gravi come ascessi, parodontiti, fino alla completa distruzione del dente e la sua estrazione, se la situazione è fortemente compromessa e non c’è alcuna possibilità di recupero.
Mai trascinare i sintomi per troppo tempo: una carie avanzata arrecherà dolore e fitte acute insieme ad altri problemi come alitosi e forte sensibilità dei denti sia al caldo che al freddo.
Il messaggio deve arrivare forte e chiaro: con la salute non si scherza. E così, come per qualsiasi tipo di patologia, anche per la carie la cura migliore è la prevenzione con visite di controllo frequenti dal dentista, un’alimentazione varia – tra i cibi con forte attività antibatterica ci sono il tè verde, la liquirizia e i mirtilli – e l’assunzione di vitamine che portino a rinforzare i denti e a migliorare la salute di tutto il cavo orale.