I benefici dell’esposizione alla luce del sole sul nostro organismo erano già noti fin dall’antichità, tanto che il nome Elioterapia deriva proprio dal greco antico: ἥλιος “sole” + ϑεραπεία “cura”. È una pratica che ha tanti benefici, se si seguono i consigli di medici e terapisti, i quali potranno anche indicare le avvertenze e le controindicazioni a chi ama fare i bagni di sole.
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I benefici dell’elioterapia
Già da tempi remoti si conoscevano i numerosi vantaggi dell’elioterapia sulla salute umana: dalla sensazione soggettiva di benessere e di calore, alla maggior mobilità delle articolazioni al rilassamento muscolare, dalle malattie delle ossa, come artrosi e osteoporosi, alle patologie del sistema circolatorio. Fra i benefici dell’esposizione ai raggi del sole, ce ne sono tanti raccomandati per la cura di psicopatie come attacchi di ansia, stati di stress, nevrosi, depressione e disturbi dell’umore.
L’Elioterapia è una vera e propria scienza terapeutica naturale indicata per la cura di reumatismi, artrite, psoriasi, asma, alcune forma di dermatiti, acne, stati d’ansia e depressione. I raggi ultravioletti del sole agiscono sul metabolismo, abbassano la pressione sanguigna e aumentano l’emoglobina, regolano i livelli di calcio e vitamina D. E ancora: agiscono sul sistema nervoso con effetti distensivi, stimolano la produzione di melanina, aiutano a regolare i ritmi del sonno e della veglia, solo un vero e proprio antidepressivo naturale.
Non è ancora finita: grazie l’elioterapia e quindi l’esposizione ai raggi del sole, il nostro organismo ottiene una naturale azione disinfettante e antinfiammatoria, riesce a rendere più forti le difese immunitarie e a eliminare le tossine.
Quando e dove praticare l’elioterapia
Considerando il fatto che un’eccessiva esposizione al sole rischia di essere dannosa, è bene seguire sempre quanto ci dice il medico e il buon senso. È consigliato evitare le ore più calde in estate e non esporsi ai raggi solari più di 3 o 4 ore al giorno, in media. Durante la bella stagione, gli orari ideali per l’elioterapia sono dalle 7 alle 10 al mattino e dalle 16 alle 19 il pomeriggio. Viceversa, in inverno è meglio preferire le ore centrali del giorno, più calde e gradevoli, fra le 10 e le 14.
La tecnologia dei giorni nostri ci permette di fare elioterapia anche in inverno, quando il clima freddo non ci permette di esporci al sole all’aperto. Grazie alle lampade abbronzanti si possono continuare a curare alcune patologie della pelle, come la psoriasi, anche durante la stagione fredda. Naturalmente è meglio non abusarne ed esporsi all’elioterapia artificiale non per mere ragioni estetiche ma per necessità sanitarie e secondo il parere del medico.
In estate sono moltissimi gli stabilimenti balneari sul nostro litorale che mettono a disposizione dei loro clienti appositi spazi per l’elioterapia, come solarium o terrazze attrezzate, in disparte dal resto della struttura. Ma i bagni di sole si possono fare ovunque; non occorre essere al mare e in spiaggia, ma anche in montagna, nel proprio giardino di casa o sul balcone.
Avvertenze sull’elioterapia
È indispensabile praticare l’elioterapia seguendo i consigli e le prescrizioni del proprio medico curante ed esporsi alla luce del sole proteggendoci sempre con creme, occhiali da sole e copricapo, per evitare eritemi, irritazioni e insolazioni. Bisogna infatti rispettare, oltre alla tipologia di pelle individuale, i tempi e le modalità giusti prima di fare un bagno di sole, perché così come portano beneficio, i raggi ultravioletti possono procurare danni alla pelle e ad altri organi del corpo. Meglio favorire un’esposizione graduale al sole: prima una piccola parte del corpo e per pochi minuti, poi sempre più esposti e per maggior tempo, fino a raggiungere, piano piano, il massimo di ore di esposizione che possiamo permetterci e che ci viene indicato dal medico.
Altre precauzioni da tener a mente durante l’elioterapia sono di proteggere sempre neonati e bambini che hanno la pelle più delicata degli adulti e di fare attenzione alle superfici riflettenti: le zone verdi, come prati o radure nel bosco, riflettono il 10% della luce solare, mentre il riverbero del mare o dei corsi d’acqua riproducono le radiazione fino al 90%.
Ci sono alcuni tipi di farmaci che contengono componenti che attivati al sole possono provocare fenomeni irritativi cutanei: tra i più comuni citiamo i diuretici, i cortisonici, i tranquillanti e alcuni lassativi. Anche qualche essenza utilizzata come profumo può essere controindicata prima del bagno di sole: limone, bergamotto, cedro e lavanda possono determinare la formazione di antiestetiche macchie sulla pelle.
La melanina, una protezione naturale
Oltre all’applicazione di creme solari, fortunatamente il corpo umano produce la melanina, una protezione naturale che impedisce che le radiazioni solari danneggino troppo la pelle. La melanina è un pigmento scuro che speciali cellule elaborano nello strato basale dell’epidermide e che limita la penetrazione della luce del sole attraverso la pelle, proteggendo gli organi interni. Viene prodotta in proporzione all’esposizione e alla superficie cutanea che viene colpita dal sole.
Le popolazioni nordiche, notoriamente hanno la pelle molto chiara e più povera di melanina, perché la loro esposizione al sole è molto ridotta. Ma mano che si va verso l’Equatore, troviamo popolazioni dalla pelle progressivamente sempre più scura, maggiormente esposta ai raggi solari.
Chi deve evitare l’elioterapia?
Nonostante tutte le precauzioni possibili contro i danni dell’esposizione ai raggi del sole, ci sono soggetti che proprio devono evitare l’elioterapia o di prendere il sole il più possibile. Fra questi ci sono, ad esempio,i portatori di nei. I nei sono formazioni cutanee dalla forma di una macchia scura sulla pelle: solitamente sono già presenti dalla nascita e sono benigni, ma possono degenerare in neoplasie maligne, ad esempio, se esposti in modo eccessivo ai raggi ultravioletti. È da escludere l’elioterapia anche per chi ha la pelle sensibile o per chi soffre di particolari patologie della pelle, come la porfiria, l’herpes simplex, l’orticaria solare, l’albinismo.
Un’eccessiva esposizione al sole, se non protetti da creme con alto fattore di protezione solare, è da sconsigliarsi a chi ha la carnagione molto chiara, chi ha capelli biondi o rossi, chi ha gli occhi verdi o azzurri. Per questi ultimi è sempre consigliato, se non imperativo, l’utilizzo di occhiali da sole, anche questi con lenti a protezione elevata.