La curcuma è una delle spezie più apprezzate in cucina, sia per il suo tipico sapore amaro e lievemente muschiato sia per l’aroma esotico. La pianta da cui viene ricavata, Curcuma longa, è conosciuta anche come “zafferano delle Indie” ed è originaria dell’Asia sud-orientale: oggi cresce spontanea in queste aree, ma è coltivata in moltissime zone tropicali e sub-tropicali. Il suo uso è estremamente vario e va dall’ambito culinario a quello medico, passando per la colorazione dei tessuti.
Sono numerose le proprietà positive della curcuma. Quest’ultima aiuta a prevenire una serie di malattie ed è spesso presente nelle diete perché fa dimagrire. Si tratta di un prezioso alleato dell’organismo, e di un vero e proprio toccasana per le funzioni cerebrali. Scopriamo insieme i benefici della spezia in questione, che tutti noi dovremmo integrare nella nostra alimentazione.
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Perché la curcuma fa bene?
La curcuma, innanzitutto, contribuisce alla salute di diversi organi del nostro corpo. È, infatti, in grado di depurare il fegato e di mantenere in buono stato lo stomaco e l’intestino: ciò è dovuto alla sua azione antinfiammatoria, che la rende utile anche in caso di dolori mestruali, fastidi alle articolazioni, fibromialgia e mal di testa.
Non dobbiamo dimenticare che lo smaltimento del grasso addominale è talvolta ostacolato da un’infiammazione delle cellule adipose. Per il suo effetto antiflogistico, la curcuma ha un notevole potere dimagrante se associata a uno stile di vita sano e ad una regolare attività sportiva. In aggiunta, questa sostanza drena i liquidi in eccesso, combatte la pancia gonfia e limita l’impatto glicemico dei carboidrati. Tali capacità migliorano persino la circolazione linfatica e quella del sangue.
La spezia di cui parliamo ha anche altri vantaggi, poiché rafforza le difese immunitarie e sostiene il fisico nella lotta contro i virus e i batteri. Chi assume le giuste quantità di curcuma incorre più difficilmente nelle influenze e nei malanni di stagione, che sempre ci colpiscono quando si verificano bruschi sbalzi di temperatura. A tutto ciò si sommano spiccate proprietà antiossidanti, che facilitano la prevenzione dei segni dell’invecchiamento e determinano un’accelerazione del metabolismo.
La curcuma è consigliata a coloro che soffrono di patologie come il morbo di Crohn e la celiachia. Entrambe causano un’infiammazione dell’intestino, una condizione che la spezia in oggetto è in grado di lenire. L’estratto dello “zafferano delle Indie” è inoltre raccomandato ai diabetici: la curcumina, infatti, riduce la resistenza all’insulina e concorre alla cura dell’iperglicemia.
Se siete tormentati dalla gastrite, potreste inserire nella vostra dieta quotidiana qualche grammo di questa spezia. Ricordiamo che la curcuma si caratterizza per un’azione antibatterica, e non di rado tale disturbo è provocato dall’Helicobacter pylori; in ogni caso, il bruciore di stomaco viene contrastato. L’importante è non superare i 2-3 grammi al giorno, equivalenti a circa due cucchiaini da tè rasi.
Prima abbiamo detto che anche le funzioni del cervello traggono beneficio da questa straordinaria sostanza. Secondo recenti studi scientifici, la curcuma ostacola le proteine responsabili della degenerazione delle cellule cerebrali e innalza i livelli di dopamina e serotonina, gli ormoni del buon umore. Di conseguenza, gli amanti di questa spezia hanno meno probabilità di andare incontro a demenza senile, Alzheimer e depressione.
Per concludere, la curcuma è un noto antitumorale perché inibisce lo sviluppo delle cellule cancerogene. Essa rinforza l’endotelio, ovvero il rivestimento dei vasi sanguigni, ed evita che il colesterolo cattivo raggiunga livelli troppo elevati.
Utilizzi in ambito gastronomico
Vi sono vari modi di adoperare la curcuma in cucina, a partire dalla preparazione degli infusi. I più apprezzati sono quelli che uniscono questo ingrediente allo zenzero, all’arancia, al limone e al tè verde; nel complesso, è molto semplice ottenere una tisana da tale spezia. Basta sciogliere in 500 ml di acqua calda 2 cucchiaini di curcuma in polvere, un pizzico di pepe nero, un cucchiaino di succo di limone e uno di miele.
Davvero deliziosi sono i biscotti e gli yogurt aromatizzati alla curcuma, così come le creme per dolci da forno, i budini e i gelati. Questo gusto vagamente amarognolo sta diventando sempre più popolare tra chi si diletta ai fornelli, insieme alla cannella, ai chiodi di garofano e alla noce moscata. Non è raro trovare nelle vetrine delle pasticcerie torte, muffin e cupcakes ricavati da una ricetta a base di estratto di “zafferano delle Indie”.
Passando ai piatti salati, la spezia viene usata per realizzare il curry, celebre nella gastronomia indiana e in generale in quella asiatica. Ottime sono le patate alla curcuma, insaporite con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e con un po’ di rosmarino. Potete servirvi della sostanza in questione per valorizzare tantissime pietanze, dai legumi alle polpette, dal pollo al cous-cous, fino alla carne di agnello, alle zuppe e ai gamberi. Stiamo parlando di un vero e proprio jolly, perfetto per portare sulle nostre tavole un tocco di Oriente e per stupire gli ospiti con vivande squisite e genuine.
Riprendendo per un attimo il discorso sulle bevande, la curcuma è fondamentale per la preparazione del cosiddetto golden milk. Il “latte d’oro” occupa un posto speciale nella filosofia ayurvedica ed è perfetto per la colazione e per la merenda. La bibita esiste anche in versione vegana, con il latte di soia o di riso al posto di quello vaccino: sarà ugualmente buona e nutriente.
Una piccola precisazione: vi sono alimenti che potenziano i benefici della curcuma, soprattutto quelli ricchi di Omega-3 come il salmone, le noci e l’avocado. Lo stesso vale per il pepe nero, che non a caso è spesso abbinato alla nostra spezia nelle tisane.
La coltivazione della curcuma
Se avete il pollice verde e siete appassionati di giardinaggio, potreste provare a coltivare in casa una piantina di curcuma. Il rizoma si acquista in qualunque vivaio, e va allevato in vaso in un terriccio morbido e ben drenato. Fate solo attenzione a collocare l’esemplare in un ambiente neutro, con temperature comprese tra i 20 e i 35 °C: sono assolutamente da evitare le finestre aperte in inverno e le fonti di calore come i termosifoni.
Di solito, i primi rizomi possono essere raccolti dopo qualche anno. Vi consigliamo di non ricorrere a concimi chimici, e di impiegare esclusivamente metodi naturali e biologici.
Le medicine tradizionali La curcuma, come già detto, è diffusa non solo in cucina ma anche in ambito medico. In particolare, svolge un ruolo di rilievo nella medicina tradizionale cinese e in quella indiana: la spezia viene indicata come rimedio contro le energie negative, in virtù della sua capacità di eliminare le tossine. Essa, inoltre, secondo queste dottrine riequilibra gli organi interni e fa sì che il sangue scorra più fluido nelle vene. La scienza ha attualmente confermato queste proprietà insieme a molte altre.